venerdì, Marzo 29, 2024
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Fiume di polemiche su “Natale in casa Cupiello” di Edoardo De Angelis, ma essere prevenuti è davvero necessario?

Edoardo De Angelis affida alla sua pagina Facebook il tentativo di placare le polemiche che già fanno discutere sulla sua trasposizione della storica commedia di De Filippo.

A Napoli alcune cose sono sacre, si sa. Eduardo De Filippo e il suo testamento culturale occupano sicuramente un posto d’onore in mezzo a queste cose. Forse è per questo motivo che sono già tante le polemiche mosse contro il rifacimento televisivo di “Natale in casa Cupiello“, diretto da Edoardo De Angelis. Il film – che, lo ricordiamo, andrà in onda questa sera su Rai 1 – ha suscitato diverse perplessità nella critica, tanto che De Angelis, nel suo post su Facebook, ne cita perfino alcuni rappresentanti.

La domanda che tutti si fanno, però, è soprattutto una: l’opera di De Angelis sarà all’altezza di quella del maestro De Filippo?

La risposta alle critiche di Edoardo De Angelis

A questa domanda che molti pongono e tanti altri ancora porranno, neanche il regista è in grado di rispondere. Come dice lo stesso De Angelis, si tratta di una domanda fuorviante per tutta una serie di motivi. In effetti, come si può mettere a paragone una commedia nata 120 anni fa con un prodotto che ancora non ha visto la luce?

Sebbene sembri facile mettere a confronto due opere che hanno uno stesso soggetto, la realtà è ben diversa.

120 anni sarebbero tanti in tempi normali, ma se consideriamo che il film verrà trasmesso il 22 dicemvre del 2020, allora la situazione assume un peso specifico ancora maggiore. Come ha spiegato il regista, realizzare un film su “Natale in casa Cupiello” è stato un gesto di fratellanza in un anno che, per tutti, non è stato affatto semplice.

Il paragone con l’originale, inoltre, dovrebbe pesare solo in parte. Questa è, infatti, la prima volta che la commedia di Eduardo cambia la sua forma originale e si inserisce in un contesto televisivo. De Angelis è stato coraggioso in questo e probabilmente ne sta già pagando alcune conseguenze, considerando il polverone di polemiche che già si è scatenato. Il cambiamento del medium presuppone, dunque, alcuni cambiamenti che sono dettati da esigenze prettamente tecniche e che, inevitabilmente, saranno presenti nel film della Rai. Ma i cambiamenti tecnici non corrispondono per forza a dei cambiamenti nell’anima del soggetto.

Il cast

Un altro aspetto che è stato fortemente criticato è la scelta del cast. Sebbene, infatti, il cast sia quasi totalmente napoletano e le musiche – quasi del tutto assenti nella commedia teatrale – siano state create da Enzo Avitabile, c’è chi ritiene Sergio Castellitto non adatto al ruolo di Luca Cupiello. La sua colpa? Quella di essere nato a Roma. Come se il luogo di nascita fosse, per un attore, una sorta di condanna che gli permette di accettare alcuni ruoli e gliene preclude altri. Certo, il Luca Cupiello di Castellitto sarà sicuramente diverso da quello di Eduardo, ma quasi mai diverso è sinonimo di peggiore. Del resto, la scelta di De Angelis sembra avvenire con cognizione di causa: per lui, Castellitto è fra gli attori migliori al mondo.

E se la scelta di un protagonista non napoletano dovesse risultare “troppo” per il pubblico, allora ci si potrà consolare con la napoletanità di Marina Confalone, Pina Turco, Adriano Pantaleo, Tony Laudadio, Alessio Lapice, Massimiliano Rossi ed Antonio Milo.

Insomma, è chiaro che il film di De Angelis non sarà una semplice replica su schermo della commedia di De Filippo. Ma citando Luca Cupiello: come si fa a dire “no!” se non è ancora finito?

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