venerdì, Maggio 3, 2024
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Napoli, ora servono decisioni drastiche

Cosa deve fare un allenatore per poter essere esonerato?  Quanta altra fiducia bisognerà ancora concedere ad un tecnico che dall’inizio della stagione non ha ancora dato una vera identità a questa squadra? Quanto ancora bisognerà aspettare per dare una sterzata vera alla stagione prima che sia troppo tardi?

Questo Napoli non convince e mai lo ha fatto. Eccezion fatta per il periodo pre-lockdown e quello immediatamente post.

La formazione azzurra ha sempre mostrato numerosi limiti:
Difficoltà in zona goal: sebbene gli azzurri vantino il terzo miglior attacco del campionato, la media goal, tolti alcuni exploit, è di appena 1 goal a partita. Molto poco per poter ambire a posizioni di vertice. A goleade pressoché inutili si alternano partite in cui si ha difficoltà a trovare la via della rete;
Zero idee in fase offensiva: possesso palla sterile e continui passaggi all’indietro verso il portiere. Gli unici schemi offensivi appaiono essere l’1 vs 1 di Lozano e qualche invenzione di Insigne;
Poca continuità: la formazione partenopea, dall’arrivo di Gattuso, non è mai riuscita a vincere 3 partite di fila in campionato, collezionando il 30% di sconfitte sul totale dei match disputati. Improbabile raggiungere la zona Champions con numeri del genere;
–  Incapacità di leggere le partite e cambiare modo di giocare in corso d’opera: anche questa volta, come accaduto in diverse altre occasioni, Rino Gattuso è stato sbranato ed imbrigliato tatticamente dall’allenatore avversario;
Troppi equivoci tattici: qual è la posizione più congeniale per Ruiz? Titolare nella roja e tra i peggiori del Napoli. Qual è il ruolo di Elmas? Perché Ghoulam, che in settimana ha sostenuto di essere fisicamente al 100%, continua a fare panchina ed a lui e Mario Rui si preferisce un terzino fuori ruolo? Tanti, troppi dubbi che questo allenatore porta con sé da inizio anno.

E non bastano le assenze di Osimhen e Mertens a giustificare lo scempio al quale i tifosi del Napoli sono costretti ad assistere ormai da mesi. La rosa del Napoli ha certamente qualche limite (chi parlava di scudetto ha forse peccato di superficialità e pressappochismo) ma è certamente un organico che può rientrare nelle prime quattro posizioni del campionato.

Tolti i super roster di Juventus ed Inter poche altre compagini possono vantare tanta qualità e tanta profondità nella rosa, con la differenza che nelle altre squadre è ben evidente la mano del tecnico, la quale riesce a coprire ed a sopperire ad alcuni deficit di organico.

Un appunto va fatto, poi, alla società, in particolare ad Aurelio De Larentiis. A questa squadra serve come il pane qualche rinforzo: in primis un terzino e poi qualcuno in mezzo al campo. Non è forse giunta l’ora di adoperarsi in tal senso, viste anche le ultime cessioni?

Ed ancora: non è il caso di mettere in discussione l’operato di Giuntoli che in quasi 6 anni ha depauperato circa 300 milioni di investimento acquistando per lo più calciatori inutili e non funzionali al progetto?

Da qualche anno a questo società manca una gestione ed una programmazione seria proiettata verso il futuro. Tutto sembra ridursi, ormai, ad una mera improvvisazione.

È giunta l’ora di decisioni drastiche, in tutti i sensi.

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