domenica, Maggio 19, 2024
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Polifunzionale di Soccavo: da 40 anni in attesa di un teatro mai costruito

Non è una buona storia. Un cinema all’aperto, ristoranti, un teatro e una area mercatale, questo il progetto del centro Polifunzionale di Soccavo nella zona del Rione Traiano di Napoli appartenente alla IX municipalità che risale al 1975. Quattro anni dopo, nel 1979 iniziarono i lavori e furono affidati all’impresa Catello, successivamente nel 1981 l’impresa si fermò e i lavoratori furono messi in casa integrazione.

Nel 1987 l’impresa non riuscì a proseguire e per circa 5 anni restò tutto sospeso. In seguito subentrò l’azienda Calabrese che portò l’opera parzialmente a termine a causa della mancanza di finanziamenti. Infatti, il Polifunzionale non risulta completato perché il cine teatro che doveva contenere circa 400 posti a sedere non si è mai realizzato.

Per portare a termine i suoi lavori nel novembre del 2015 l’Assessore Nino Daniele presentò una delibera in Giunta Comunale. L’oggetto era un progetto per circa 2 milioni di euro da presentare al Governo Nazionale per cercare di intercettare i fondi nell’ambito del piano di riqualificazione sociale delle aree degradate. Questo progetto però non è mai stato preso in considerazione.

Il complesso è composto da due torri laterali disposte simmetricamente sui fianchi del fabbricato e caratterizzanti fortemente l’immagine architettonica della struttura

Una delle due torri è affidata a privati, tra cui una parte del centro giovani “Na.Gio.Ja” e l’ altra torre ospita una tenenza dei Carabinieri, anche se originariamente doveva essere uno studentato della facoltà di Monte Sant’Angelo.

I gradoni esterni, uno dei punti caratteristici del Polifunzionale, dovevano fungere da posti a sedere di un cinema all’aperto che però non c’è mai stato. Come anche la base per un proiettore installata sul tetto della struttura, mai utilizzata per mancanza di corrente elettrica e che oggi rappresenta uno scheletro vuoto.

Una grande intuizione da parte della allora giunta del sindaco  Valenzi, una struttura che doveva essere un punto di riferimento per il quartiere e per la città, come più volte ribadito dalla vecchia amministrazione De Magistris, ma ciò non è avvenuto. Un edificio la cui realizzazione è durata all’infinito fino al punto di non prendere forma mai concretamente.

Uno scheletro che rappresenta il fallimento della amministrazione, l’inerzia, l’incompiutezza. l’ipocrisia e l’abbandono. Quelle promesse mai mantenute, quello slogan “le periferie al centro” gridato da chi non doveva gridare, ma realizzare. Da chi non doveva dire, ma fare. Quelle parole diventati degli insulti, silenziosi, ma dolorosi.

Un proiettore che doveva proiettare innumerevoli film riguardanti un cinema multisala, ristoranti, gallerie commerciali e campi sportivi, ma che invece ha proiettato un unico film, lungo 40 anni, muto e senza contenuti, come l’abbandono delle periferie da parte della amministrazione cittadina.

Attualmente gli unici fondi presenti per la ristrutturazione del Polifunzionale sono dei fondi relativi all’efficientamento energetico finanziato nell’ambito del POC Metro 2014-2020. Il suddetto intervento, per il quale sono ancora in corso le attività di progettazione, prevede l’installazione di pellicole solari o sostituzione degli infissi esterni, efficientamento del sistema di illuminazione, del generatore di calore ed installazione di sistemi di building automation.

 

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