giovedì, Maggio 2, 2024
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Pasqua, AIDAA: “Macellati circa 300 mila agnelli, mentre la richiesta di conigli sale a mezzo milione”

Una delle tradizioni pasquali, si sa, è l’agnello o, in alternativa, il coniglio. Per quanto le tradizioni siano sacre, però, è impossibile negare che dietro alcune di esse ci siano delle pratiche crudeli.

La Pasqua è alle porte e, come ogni anno purtroppo, ciò significa la macellazione di centinaia di migliaia di piccoli agnellini e coniglietti, la cui tenera carne finisce sulle nostre tavole. L’AIDAA, Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, ha raccolto i dati, stimando che, proprio in questi giorni, saranno mandati al macello circa 300.000 agnelli e mezzo milione di conigli. Inoltre, nonostante sia in diminuzione la richiesta di agnello, a causa dell’aumento prezzi, si registra comunque una maggior richiesta di carne di coniglio, come testimoniano i numeri raccolti.

In un comunicato l’AIDAA spiega:

“Mentre i cristiani cattolici di tutto il mondo […] aspettano la Pasqua, proprio in queste ore stanno avviandosi alla macellazione circa 300.000 agnelli e mezzo milione di conigli destinati ad invadere già da domani i banco frigo delle macellerie e dei supermercati. Si tratta di numeri molto inferiori rispetto agli scorsi anni specialmente per la carne di agnello, che vede aumentare il suo prezzo, mentre si mantengono alte le richieste di carne di coniglio, alternativa meno costosa dell’agnello nella festa della resurrezione. I numeri ci dicono che quest’anno la riduzione della richiesta di agnello si è attestata attorno al 40% rispetto alla Pasqua dell’anno passato, mentre rimane stabile, anzi in leggero aumento la richiesta della carne di coniglio.

Per la pasqua 2020, in Italia sono stati uccisi circa 2 milioni di agnelli, di cui 300.000 nel periodo pasquale. Ovviamente parliamo di capi macellati e non allevati, in quanto ogni anno in Italia vengono importati 750.000 agnelli, i quali, non dimentichiamolo, prima di essere uccisi, devono sottoporsi a viaggi massacranti che durano fino a 32 ore.”

Maria Rita Balletta
Maria Rita Balletta
Studentessa di Giornalismo ed Editoria presso l'Università di Roma Tre. Appassionata di Cultura, Ambiente e Sport.
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