venerdì, Aprile 19, 2024
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Napoli, 10 milioni per rifare le strade in vista del Giro D’Italia

In occasione dell’evento sportivo del Giro d’Italia che si terrà nel 2023, il Comune di Napoli ha approvato 10 progetti relativi ai lavori stradali che servono per la realizzazione della tappa partenopea. Il costo ammonta a 10 milioni di euro. Una notizia che verrà accolta positivamente da molti cittadini e pendolari, viste le condizioni disastrose delle strade.

Andiamo ad analizzare gli interventi necessari decisi dal comune:

La manutenzione straordinaria di Via Acton e Via Cesario Console (350 mila euro), la manutenzione straordinaria di Via Cristoforo Colombo (1 milione di euro), quella di Via Gianturco, tratto Via Reggia di Portici, Via Galileo Ferraris e tratti ammalorati di Via Volta, Via Vespucci e Via Nuova Marina (790 mila euro) e poi ancora, la manutenzione straordinaria viene richiesta anche per Via delle Repubbliche Marinare e Via Botteghelle (1 milione e 500 mila euro), il rifacimento del tratto d’asfalto di Piazza Cavour e Via Taddeo a Sessa (900 mila euro), manutenzione straordinaria anche per Via Argine e Via Palermo (1 milione e 550 mila euro). Manutenzione per il tratto d’asfalto di Corso Vittorio Emanuele (1 milione e 150 mila euro), manutenzione straordinaria per Via Cardarelli, Via Semmola e Via D’Antona (885 mila euro), Via Leonardo Bianchi e Tommaso (650 mila euro) e Via Mario Palermo (1 milione 570 mila euro).

“Complessivamente circa 20 km di strade rilevanti per la mobilità di Napoli”, ha dichiarato l’Assessore e poi aggiunge: “in linea con il Piano Strategico della Città Metropolitana i progetti approvati, finanziati per intero della stessa Città Metropolitana sono tesi a garantire: la fruibilità in piena sicurezza da parte dei ciclisti delle strade direttamente interessante dal passaggio dell’evento sportivo; la piena funzionalità delle strade limitrofe a quelle direttamente interessante dell’evento, sia al fine di favorire la più ampia partecipazione all’evento, sia per garantire la tenuta dei nodi della mobilità generale in occasione dello stesso, nonché la fruizione dell’intero anello ospedaliero”.

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