giovedì, Maggio 2, 2024
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Sospesi i permessi premio a Salvatore Parolisi: non ha compreso il significato della condanna (VIDEO)

Permessi sospesi a Salvatore Parolisi dopo l’intervista rilasciata a “Chi l’ha visto?” durante un permesso premio dal carcere di Bollate.

L’ex caporal maggiore dell’Esercito aveva ricevuto una condanna a 20 anni a sentenza definitiva per l’omicidio nel 2011 della moglie Melania Rea. Ne ha scontati 12 tenendo una condotta giudicata da “detenuto modello”. Ma appena uscito la prima mossa è stata parlare alle telecamere della trasmissione di Rai 3 parlando di «condanna ingiusta». Proprio per queste parole, che hanno provocato la rabbia della famiglia della vittima, il Tribunale di sorveglianza gli ha revocato tutti gli altri 15 permessi che gli erano stati già concessi fino ad ottobre. Secondo il Tribunale – riporta il Corriere della Sera – ha dimostrato di non aver «compreso il significato» della condanna svalutando il processo, il percorso di reinserimento e la «figura della donna».

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«Non ho ucciso Melania», le parole di Parolisi a Chi l’ha visto?. «Da uomo, da militare, da padre soprattutto, tu mi devi dare l’ergastolo, mi butti la chiave e non mi fai uscire più, se dici che io ho fatto una cosa del genere, e me lo provi, peròPerché a me non me lo hanno mai provato», ha insistito. Proprio per queste parole il magistrato di sorveglianza di Milano Rosanna Calzolari ha ritenuto che l’ex militare non avesse ancora completato quel «lavoro introspettivo» che dovrebbe portarlo a comprendere ed accettare la pena per arrivare al reinserimento nella società.

Invece, con parole che sono in «linea con il vissuto di chi ritiene di essere stato ingiustamente condannato» dimostra che non ha «compreso il significato e la valenza» dei permessi premio che, con la «loro funzione pedagogico-propulsiva», hanno l’obiettivo di accompagnare il condannato «in un percorso di reinserimento e riabilitazione sociale graduale e concreto».

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