giovedì, Luglio 10, 2025
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Forte caldo a Napoli: tanti accessi nei pronto soccorso, ma la situazione è sotto controllo

Cresce la pressione sugli studi dei medici di famiglia e sui pronto soccorso a causa dell’ondata di calore che interessa Napoli, ma la rete assistenziale non registra criticità.

Luigi Sparano, medico di medicina generale e segretario provinciale Fimmg, all’AGI, dice che “dal confronto con i colleghi è chiaro che su tutto il territorio cittadino la pressione sugli studi è in aumento, in media stiamo ricevendo tra i 15 e i 20 contatti in più rispetto alle visite ordinarie di questo periodo”.

L’ondata di calore di questi giorni si sta rivelando particolarmente pericolosa per i pazienti anziani e fragili, ma anche per cittadini che non hanno alcuna patologia cronica. La differenza – spiega Sparano – è ovviamente legata alla risposta di ciascuno ad eventuali colpi di calore, se pazienti giovani o in salute riescono a superarla senza particolari problemi, per i più fragili le cose cambiano drasticamente si rischia grosso. Fortunatamente, la rete dell’assistenza di prossimità garantita dalla medicina di famiglia si sta dimostrando molto efficace, sia nel prevenire i rischi, quindi offrendo consigli utili e se necessario facendo visite a domicilio, sia nel garantire assistenza quando necessario evitando se possibile il ricorso ai pronto soccorso“.

Per l’ospedale Cardarelli, punto di riferimento e tra gli ospedali più grandi del Sud Italia, si segnalano in media 220 accessi al giorno, anche se in prevalenza l’incremento riguarda il lunedì. Ieri sono stati registrati 180 accessi. Mediamente il 25% riguarda casi gravi, legati a disidratazione per anziani e fragili. Gli ospedali con pronto soccorso della città sono dotati di un ‘codice calore’ per evitare di appesantire l’assistenza in emergenza per gli altri codici, ma accessi legati a questo codice sono quasi nulli, visto che il caldo diventa concausa di peggioramento di altre patologie per cui poi viene registrato l’accesso.

Oggi, la Asl Napoli 1 Centro, riferisce di zero accessi per l’ospedale del Mare e ospedale San Paolo, che coprono rispettivamente l’area Est e Ovest della città e un solo accesso in codice verde nel centro, all’ospedale Pellegrini. I medici, intanto, ribadiscono l’importanza di bere molto, anche per evitare di esporsi a rischio trombosi e ictus cerebrale.

Il caldo può peggiorare i sintomi di molte condizioni neurologiche“, spiega Francesco Habetswallner, direttore della Unità operativa complessa di Neurofisiopatologia dell’ospedale Cardarelli.

L’esposizione a temperature ambientali particolarmente elevate può produrre un innalzamento della temperatura corporea che interferisce con la trasmissione degli impulsi nervosi e accentua i sintomi di malattie come la sclerosi multipla o la miastenia gravis. Un problema che con il caldo si osserva frequentemente, soprattutto negli anziani e nei pazienti fragili, è la disidratazione che causa una encefalopatia che si manifesta con sonnolenza e stato confusionale e può favorire trombosi e ictus“, ha aggiunto.

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