Cusano Mutri, BN – Il silenzio che oggi avvolge il borgo sannita è carico di dolore. È un silenzio che pesa, che parla attraverso gli sguardi smarriti e le lacrime sincere della comunità.
Virginia, 9 anni, è stata ritrovata priva di vita in Texas, vittima dell’alluvione che ha travolto il Camp Mystic lo scorso 4 luglio. Ma il suo legame con Cusano Mutri – dove il padre è nato e cresciuto – era profondo. E in questa terra, la notizia è giunta come un pugno allo stomaco.
Nei giorni scorsi, la speranza aveva tenuto in sospeso i cuori di molti. La foto di Virginia che sorride, stringendo una sciarpa del Napoli durante la festa dello scudetto, aveva cominciato a circolare online, diventando il simbolo di una piccola tifosa piena di sogni e amore per le sue radici.
«Una storia che spacca l’anima», ha scritto la pagina “La Napoli Bene”, condividendo quell’immagine diventata icona di un dolore collettivo.
Virginia viveva negli Stati Uniti, ma ogni pietra di Cusano Mutri raccontava qualcosa di lei. Le sue passeggiate nei boschi, le visite ai nonni, la gioia di sentirsi parte di una comunità che oggi si riconosce nel suo sorriso spezzato. La sua voce, la sua vitalità, il suo amore per Napoli e per la Campania resteranno impressi nei cuori di tutti.
In suo onore, la comunità si prepara a dedicare una cerimonia pubblica, un momento di raccoglimento per chi vuole salutarla, per chi vuole testimoniare che anche nei momenti più bui, l’amore non muore mai.
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