A pochi mesi dalla scadenza naturale del mandato, il consiglio comunale di Casalnuovo di Napoli ha dichiarato decaduto il sindaco Massimo Pelliccia (Forza Italia), in carica dal 2015. Alla base della decisione una presunta incompatibilità derivante da un contenzioso economico con la Sapna, la società provinciale che gestisce lo smaltimento dei rifiuti.
Secondo una sentenza del tribunale di Nola, Pelliccia sarebbe personalmente responsabile di un debito di circa 9 milioni di euro maturato in dieci anni per servizi non pagati. Casalnuovo risulta essere l’unico tra i 92 comuni della provincia di Napoli a non aver trovato un accordo con la Sapna per il rientro del debito.
La decisione consente ora a Pelliccia di candidarsi alle elezioni regionali campane previste in autunno, senza dover lasciare un Comune commissariato, visto che la sua maggioranza resterà in carica fino a novembre. Il suo posto è stato temporaneamente preso dal vicesindaco Salvatore Esposito.
Dure le critiche dell’opposizione. Il consigliere Salvatore Errichiello (Azione) ha definito il provvedimento “privo di fondamento legale”, sostenendo che la legge sull’incompatibilità si applichi solo a contenziosi tra sindaco e Comune, non con enti terzi. Errichiello denuncia inoltre un possibile vantaggio elettorale per Pelliccia, che potrebbe contare sull’appoggio della sua ex maggioranza durante la campagna per le regionali.
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