Giovanni Di Tuoro, Medico della postazione Saut (Servizio di assistenza urgenza territoriale) 118 di Pollena Trocchia,ha accusato un malore mentre era in servizio.
Trasportato d’urgenza all’Ospedale del Mare di Napoli, è deceduto mentre i sanitari del presidio stavano per sottoporlo a un intervento chirurgico. Lo rende noto Nessuno tocchi Ippocrate, pagina Fb dedicata agli operatori sanitari.
“La notizia – si sottolinea – si è rapidamente diffusa tra gli operatori dell’emergenza territoriale, lasciando sgomento e dolore in tutta la comunità medica. Giovanni Di Tuoro era considerato un Medico preparato, umano e profondamente dedito al suo lavoro”.
La direzione strategica Asl Napoli 3 Sud con il direttore generale Giuseppe Russo, in una nota, “si stringe alla famiglia del dottor Giovanni Di Tuoro scomparso mentre prestava la propria opera come operatore del servizio 118”. Il direttore Russo ricorda “la straordinaria professionalità e l’amore per il proprio lavoro che hanno caratterizzato il percorso lavorativo del dottor Di Tuoro”. Coglie anche l’occasione per sottolineare “lo spirito di servizio che anima il lavoro di di tutti gli operatori 118 dell’Asl Napoli 3 Sud”.
SANITA’: SMI, ‘MEDICO 118 MORTO IN SERVIZIO IN CAMPANIA, ASL DIA RISPOSTE
La morte in servizio “del medico Giovanni Di Tuoro, in servizio al Saut (Soccorso avanzato con unità territoriale) di Pollena Trocchia, nell’Asl Napoli 3 Sud, ci lascia basiti”.
Sono “forse queste le tragiche conseguenze della carenza di personale medico nei pronto soccorso dovuta, molto spesso, sia all’incapacità dei gestori politici di prevedere la programmazione, sia d’anni di blocco delle assunzioni?”
A dirlo Giovanni Senese, segretario regionale Campania del Sindacato medici italiani (Smi) che chiede risposte dalla Asl sulla morte del medico avvenuta ieri. Da tempo, continua il sindacalista, “sosteniamo la necessità di puntare a una reale staffetta generazionale, tenendo conto dell’età elevata dei medici del sistema emergenza-urgenza e della necessità di formazione dei neo assunti con articolazioni di lavoro che incentivano la permanenza in servizio. Il ricambio generazionale servirebbe a contrastare drasticamente il burnout e lo stress da lavoro tra i medici, che rimangono problemi seri, anche, nei nostri territori e nella nostra regione con conseguenze gravi sul benessere dei professionisti”.
Allo stesso tempo, “proponiamo che si riconosca l’indennità di lavoro usurante ai lavoratori dell’emergenza-urgenza, medici, infermieri e operatori sociosanitari che prestano la loro attività nei pronto soccorso, come misura risarcitoria per le condizioni di lavoro molto difficili a cui sono sottoposti. Chiediamo, infine, all’ Asl di Pollena Trocchia che si faccia luce sull’eventuali conseguenze per la salute, legate all’organizzazione del lavoro nell’ambito sanitario in cui era impegnato il medico Giovanni Di Tuoro. Esprimiamo tutto il nostro cordoglio alla famiglia e ai colleghi del medico deceduto”.
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