A Milano li chiamano “maranza”, giovani rumorosi, provocatori, spesso in gruppo, con atteggiamenti sopra le righe. Ma cosa succede quando un branco di maranza lombardi si avventura nei vicoli più iconici di Napoli, i Quartieri Spagnoli?
Un video diventato virale su TikTok ha immortalato l’incontro-scontro. Un gruppo di ragazzi, accento lombardo marcato e magliette del Boca Juniors — la squadra di Maradona — si è seduto sul muretto della celebre piazza del murale, tra via Emmanuele De Deo e vico Concordia. Ridacchiavano, provocavano, e si sono messi a discutere con un anziano residente che urlava da un basso. Il motivo del diverbio non è chiaro, ma il tono sì: i ragazzi si divertivano, l’uomo no.
I Quartieri Spagnoli oggi non sono più quelli degli anni ’90. Un tempo considerati pericolosi, oggi sono il cuore pulsante della movida turistica napoletana. Un Luna Park urbano dove si celebra il mito di Maradona con tazzine, magliette e souvenir. L’economia criminale ha ceduto il passo — non senza contraddizioni — a un turismo low cost che riempie i vicoli 365 giorni l’anno.
Ma il rispetto non è negoziabile. E così, nel video, si vede un giovane del quartiere avvicinarsi al gruppo e impartire quella che a Napoli si chiama “imparata la creanza”: una lezione di buone maniere. “State qua, dovete portare rispetto”, dice con tono fermo. I maranza, inizialmente spavaldi, si fanno più silenziosi. La tensione si scioglie in pochi minuti, senza conseguenze. Ma gli occhi del quartiere erano tutti lì, fissi su quella scena.
Il giorno dopo, Eugenio — l’autore della “cazziata” — pubblica il suo messaggio su TikTok, autoproclamandosi “guardiano del decoro rionale”: “Il rispetto è tutto. Se non c’è rispetto, li faccio fujire dai Quartieri Spagnoli.”
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