giovedì, Settembre 11, 2025
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Campi Flegrei, ad Agosto 596 terremoti: 131 scosse in un giorno, la più forte di magnitudo 4.0. Ingv: “Nessuna evoluzione significativa a breve termine”

Agosto da record per i Campi Flegrei, dove i sismografi dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv hanno registrato 596 terremoti. Un dato che conferma la persistenza della fase di bradisismo, senza però segnalare, al momento, cambiamenti immediati nello scenario di rischio.

Il picco dell’attività sismica si è concentrato tra il 31 agosto e il 1° settembre, con 131 scosse in 24 ore. La più forte è stata quella di magnitudo 4.0, avvertita distintamente nell’area della Solfatara, all’Accademia Aeronautica del Monte Olibano e ad Agnano. Nel complesso, i terremoti superiori a magnitudo 3.0 sono stati tre.

La maggior parte dei sismi (407) è stata localizzata tra Pozzuoli, Agnano, la Solfatara-Pisciarelli, Bagnoli e il Golfo di Pozzuoli, a profondità perlopiù inferiori ai 3 chilometri e con un massimo di 4. Complessivamente, sei gli sciami sismici registrati.

Il suolo si muove: sollevamenti e abbassamenti

Il bollettino segnala che il suolo continua a sollevarsi, con un ritmo medio di circa 15 millimetri al mese da aprile 2025. Tuttavia, in concomitanza con lo sciame del 1° settembre, alcune stazioni GNSS hanno rilevato anche spostamenti locali: quella dell’Accademia Aeronautica ha registrato un abbassamento di 2 cm e uno spostamento di 2,5 cm verso SSW, mentre la vicina stazione di Monte Olibano ha mostrato un abbassamento di 1 cm e uno spostamento planimetrico di 1 cm.

Un comportamento analogo, seppur meno marcato, era già stato osservato in occasione di precedenti sciami. Gli esperti confermano la “forma a campana” del campo di deformazione, con la sorgente localizzata a sud della stazione RITE, ma segnalano una anomalia persistente nella zona dei duomi lavici dell’Accademia-Monte Olibano.

Termografia e fumarole: situazione stabile

Sul fronte termico, le telecamere a infrarossi hanno registrato un lieve aumento delle temperature superficiali ad agosto, soprattutto nella Solfatara e ad Agnano, mentre l’area di Pisciarelli è rimasta sostanzialmente stabile. Solo la Bocca Grande della Solfatara mostra qualche variazione più marcata.

Dal punto di vista geochimico, le fumarole confermano il trend pluriennale di riscaldamento e pressurizzazione iniziato nel 2022, con un flusso di CO₂ stimato a circa 5.500 tonnellate al giorno.

Allerta gialla confermata

Nonostante l’intensa attività, l’Ingv conclude che non emergono segnali di evoluzioni significative a breve termine. La Protezione Civile mantiene dunque il livello di allerta giallo, che corrisponde a una fase di attenzione.

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