Maxi furto nella notte all’Istituto Nazionale Tumori “Pascale” di Napoli. Ignoti si sono introdotti nella farmacia interna della struttura sanitaria di via Mariano Semmola, in zona Colli Aminei, portando via farmaci oncologici per un valore stimato di circa 800mila euro.
Il colpo è avvenuto tra mercoledì e giovedì, ma la notizia è trapelata soltanto nelle scorse ore. Secondo quanto confermato dall’ospedale, i ladri hanno sottratto soprattutto anticorpi monoclonali, farmaci sperimentali e medicinali utilizzati per il trattamento del melanoma uveale, una rara forma di tumore che colpisce l’occhio.
Nonostante l’ingente danno economico, la direzione sanitaria ha assicurato che la continuità terapeutica dei pazienti non è stata compromessa. «La regolare somministrazione dei farmaci ai malati è garantita», ha dichiarato il direttore generale del Pascale, Maurizio Di Mauro.
Sull’episodio indagano le forze dell’ordine. Resta da chiarire come i malviventi siano riusciti a eludere il sofisticato sistema di allarme che protegge la farmacia. Gli inquirenti ipotizzano l’azione di una banda specializzata, anche perché i farmaci rubati necessitano di particolari condizioni di conservazione: se non mantenuti a determinate temperature, diventano inefficaci o addirittura pericolosi.
Il furto al Pascale si inserisce in un quadro già critico. Negli ultimi mesi episodi analoghi hanno interessato anche il Policlinico Federico II di Napoli. Nel giugno 2024 furono rubati farmaci per circa 1,4 milioni di euro, mentre poche settimane dopo furono sottratti altri medicinali chemioterapici per un valore di 680mila euro.
Secondo gli investigatori, i farmaci finirebbero in un mercato parallelo clandestino, anche oltre i confini nazionali, attraverso reti criminali organizzate e ben strutturate.
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