PAUPISI – Subito dopo l’omicidio della moglie e del figlio, e della fuga verso il Molise, Salvatore Ocone avrebbe visitato una chiesa vicino casa, nel Beneventano.
A confermarlo è il suo avvocato, Giovanni Santoro, a margine dell’udienza di convalida del fermo nel carcere di Campobasso. “Sì, sì – ha risposto alla domanda sull’ipotesi circolata in questi giorni in seguito al rinvenimento di tracce di sangue in una chiesa – Lui ha detto di essere particolarmente credente, si affida molto a questo profilo della misticità perché è particolarmente devoto ad una Madonna presente della sua zona, quella della chiesa in località Pagani“.
L’uomo, recluso nel carcere del capoluogo molisano, è ora “in isolamento e controllato a vista“.
Sui motivi che hanno spinto l’autore della strage a portare via in auto i figli, Santoro non ha fornito particolari. “Questo aspetto – si è limitato a riferire – costituisce materia di approfondimento investigativo su cui c’è riserbo quindi purtroppo non posso rispondere“.
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