Mattinata di tensione e violenza ieri a Fuorigrotta, dove si sono registrati scontri tra manifestanti pro-Palestina e forze dell’ordine nei pressi della Mostra d’Oltremare, sede del “Pharmaexpo Napoli”. Il bilancio è di tre persone arrestate e tre agenti della Polizia di Stato feriti, tra cui un dirigente con 30 giorni di prognosi.
Secondo quanto comunicato dalla Questura di Napoli, nel primo pomeriggio un gruppo di manifestanti avrebbe tentato di forzare l’ingresso del padiglione 5 della fiera, dove erano in corso i lavori del Pharmaexpo. Dopo aver divelto le transenne di sicurezza, i manifestanti le avrebbero scagliate contro gli agenti, aggredendoli fisicamente. Gli scontri si sarebbero poi spostati su via Marconi, dove il confronto si è ulteriormente inasprito. Due agenti hanno riportato lesioni guaribili in quattro e sette giorni, mentre il dirigente del servizio di ordine pubblico ha subito danni alla spalla.
Il presidio era stato organizzato da attivisti pro-Palestina per contestare la presenza dell’azienda farmaceutica israeliana Teva, tra i principali espositori del Pharmaexpo. La multinazionale, leader mondiale nella produzione di farmaci equivalenti e attiva anche nel settore dei trattamenti per il sistema nervoso centrale, è finita nel mirino dei manifestanti nell’ambito della campagna internazionale BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni) contro Israele.
Le versioni dei manifestanti, tuttavia, divergono da quella fornita dalle autorità. In una nota congiunta diffusa da BDS Napoli, Rete Napoli per la Palestina e Centro Culturale Handala Ali, gli attivisti denunciano “una carica gratuita e violenta” da parte delle forze dell’ordine. Secondo loro, la manifestazione sarebbe iniziata come un presidio pacifico, culminato con un’azione simbolica all’interno della mostra, dove alcuni sanitari per Gaza avevano letto una lettera di denuncia davanti allo stand di Teva.
“Tre attivisti napoletani sono stati arrestati solo per aver espresso solidarietà al popolo palestinese”, si legge nel comunicato diffuso dai promotori dell’iniziativa, che hanno annunciato per domani mattina un presidio davanti al Tribunale di Napoli, al Centro Direzionale, in concomitanza con l’udienza di convalida degli arresti.
Le generalità dei tre fermati — due uomini e una donna di 22, 33 e 46 anni — non sono state rese note dalla Questura.
L’episodio si inserisce in un clima di crescente tensione intorno alle manifestazioni pro-Palestina in Italia, dopo episodi simili registrati nei giorni scorsi a Torino e Roma.
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