Era irreperibile dall’aprile del 2013 Armando Bako, latitante da oltre 10 anni e arrestato in Albania nell’ambito di indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli coordinate dalla Procura Generale di Napoli.
Bako era destinatario di un provvedimento di cumulo pene per un totale di 29 anni di reclusione, in quanto riconosciuto appartenente a un’associazione a delinquere di stampo mafioso, dedita al traffico internazionale di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, con canali di approvvigionamento provenienti da Colombia, Spagna e Albania.
L’uomo si era reso irreperibile nell’aprile del 2013, all’atto dell’emissione del primo ordine di esecuzione per la carcerazione, a seguito di una condanna a 22 anni di reclusione per i medesimi reati. Successivi approfondimenti giudiziari hanno portato all’emissione del provvedimento di cumulo pene, che ha determinato l’attuale condanna.
Le indagini, condotte con determinazione nel corso degli anni e supportate dalla cooperazione internazionale di polizia, hanno permesso di localizzare il latitante in Albania, dove si era rifugiato utilizzando diversi alias per eludere la cattura. Anche al momento dell’arresto, Bako ha tentato di nascondere la propria identità, fornendo agli investigatori albanesi uno degli pseudonimi già utilizzati in passato per sfuggire ai controlli.
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