ACERRA – La Prefettura di Napoli ha avviato un’attività istruttoria in relazione alla denuncia inviata il 31 ottobre scorso da Alessandro Cannavacciuolo, attivista della Terra dei Fuochi ad Acerra e candidato indipendente nella lista ‘Alleanza Verdi e Sinistra (Avs)’ per il Consiglio Regionale della Campania che con le sue denunce ha contribuito a far condannare l’Italia per i danni causati alla popolazione della Terra dei Fuochi.
Cannavacciuolo aveva segnalato alla Prefettura la difficoltà di svolgere una campagna elettorale serena e trasparente, chiedendo alla Prefettura “un intervento immediato e straordinario volto a garantire la legalità e la libera espressione del voto“.
L’attivista non fa nomi, ma sa di non essere gradito per sua la decennale lotta contro l’inquinamento, che ha portato anche alla condanna di importanti imprenditori del territorio; e sa che “la politica da queste parti è un mercimonio continuo, fatto anche di minacce di ritorsioni a cittadini normali e piccoli imprenditori in caso che non venga votato il candidato indicato“.
“Ci sono persone – dice – che vorrebbero votarmi ma sono costrette a nascondere il mio manifestino elettorale perché qualcuno ha preteso da loro il voto“. Cannavacciuolo racconta di “costrizioni e intimidazioni nei confronti di dipendenti comunali, obbligati, anche indirettamente, a partecipare o sostenere pubblicamente specifiche campagne elettorali, per timore di ritorsioni o discriminazioni sul posto di lavoro, di professionisti e tecnici locali indotti a manifestare pubblicamente il proprio sostegno a determinati candidati, in cambio di presunti favori o agevolazioni presso gli uffici comunali; di pressioni a docenti dell’Istituto Superiore di Via Diaz“.
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