CAIVANO – La Corte d’Appello di Napoli ha confermato la condanna a 13 anni e 4 mesi per Pasquale Mosca, già inflitta in primo grado, e ha riformato la pena per Giuseppe Varriale, riducendola a 8 anni e 8 mesi di reclusione. I due giovani, oggi ventenni, erano accusati di violenze sessuali avvenute nel 2023 a Caivano, in provincia di Napoli, ai danni di due cuginette di 10 e 12 anni.
Il processo di primo grado, celebrato con rito abbreviato davanti al GUP Mariangela Guida del Tribunale di Napoli Nord, si era concluso con condanne rispettivamente a 13 anni e 4 mesi per Mosca e a 12 anni e 5 mesi per Varriale.
Durante l’udienza il sostituto procuratore generale ha chiesto la conferma della condanna per Mosca, difeso dall’avvocato Giovanni Cantelli, mentre ha proposto un concordato per Varriale, non accolto dal suo legale, l’avvocato Dario Carmine Procentese. Cantelli ha sostenuto la parziale incapacità di intendere e volere del proprio assistito, ipotizzando una ridotta consapevolezza dei reati commessi.
La lettura del dispositivo è avvenuta dopo circa tre ore di camera di consiglio. Gli imputati, che avevano assistito alla discussione con le rispettive famiglie, hanno scelto di non presenziare alla pronuncia finale.
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