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Napoli in cuffia: nasce l’app Sirena, la città si trasforma in un’esperienza sonora diffusa

Un’app che trasforma le strade di Napoli in un paesaggio musicale urbano: è appSirena, il progetto ideato da Mauro Gioia per Napoli2500 , prodotto dal Comune di Napoli e Giano Bifronte, che sarà presentato in anteprima martedì 9 settembre alle ore 11 al Teatro Mercadante.

L’appuntamento rientra nel programma di Napoli 2500, la rassegna che celebra i 2.500 anni della fondazione di Neapolis con oltre 2.500 eventi diffusi durante tutto l’arco dell’anno, fino al 21 dicembre .

Alla conferenza interverranno l’assessore al Turismo del Comune di Napoli Teresa Armato, la direttrice artistica di Napoli 2500 Laura Valente, la coordinatrice scientifica Anita Pesce e l’ideatore del progetto Mauro Gioia.

ITINERARI CON NAPOLI IN CUFFIA

AppSirena consente di camminare per Napoli e ascoltare, grazie alla geolocalizzazione, incisioni musicali storiche legate ai luoghi attraversati. Case, teatri, café-chantant, conservatori e strade diventano porte d’accesso a voci e musiche registrate a partire dalla fine dell’Ottocento.

È un viaggio che intreccia memoria e tecnologia, restituendo alla città le testimonianze di poeti, cantanti e musicisti tra il 1896 e il 1940 – da Libero Bovio a Salvatore Di Giacomo, da Elvira Donnarumma a Raffaele Viviani – e trasformando Napoli in un museo sonoro diffuso, racchiuso in un enorme jukebox a cielo aperto.

UN ARCHIVIO UNICO

Alla base del progetto c’è la collezione privata di circa 12.000 dischi a 78 giri raccolti da Gioia in oltre quarant’anni di ricerca. Parte di questo patrimonio è già stata digitalizzata dall’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi e riconosciuta come “bene immateriale”.

Il rilascio del 9 settembre comprenderà: 16 percorsi geolocalizzati; 500 brani; 135 ritratti illustrate; 33 categorie tematiche; 167 interpreti e 300 schede biografiche

PERCORSI E PLAYLIST

L’app si articola in due sezioni principali:

Percorsi: itinerari che legano luoghi e artisti (tra i quali i quattro conservatori storici della città, i teatri, il lungomare, Piedigrotta, case natali e ultime dimore di grandi protagonisti della canzone).

Playlist: raccolte tematiche di brani (dal café-chantant al mare, dall’amore al cibo) che arricchiscono l’esperienza di ascolto.

I PODCAST

Accanto a percorsi e playlist, appSirena offre una serie di sette podcast originali firmati da docenti universitari ed esperti, che approfondiscono temi come la canzone classica, il legame con il modello francese, le migrazioni oltreoceano, la sceneggiata e le rarissime voci del teatro italiano.

LE DICHIARAZIONI

Mauro Gioia, ideatore del progetto:

“Ho cominciato a collezionare dischi a 78 giri da ragazzo. Per anni li ho custoditi gelosamente, poi ho deciso di condividere questa passione. appSirena è il sogno di trasformare Napoli in un museo sonoro diffuso, accessibile a tutti, grazie al Comune di Napoli. Camminare per la città ascoltando le voci del passato significa riattivare una memoria collettiva e restituirla al presente”.

Laura Valente, direttrice artistica Napoli 2500:

“Questa app ci è sembrata necessaria all’interno delle Celebrazioni.

Napoli torna a cantare, non per nostalgia ma per riconoscersi, attraverso un uso della tecnologia che non rincorre la novità fine a sé stessa, ma si mette al servizio della memoria. Con questa app la canzone napoletana ritrova la sua voce nella città reale, nei luoghi dove è nata, tra la gente per cui è stata scritta. Per poi ritrovare gli stessi luoghi e voci in altre città del mondo, da Parigi a Buenos Aires, grazie a partnership istituzionali e artistiche prestigiose”.

Teresa Armato, assessore al Turismo:

“L’app è uno strumento che valorizza il nostro patrimonio immateriale e arricchisce l’esperienza dei visitatori. È un invito a scoprire Napoli attraverso la musica e i suoi luoghi simbolo”.

I PARTNER

AppSirena è realizzata da Giano Bifronte, con il contributo di MIC – Creatività contemporanea, Comune di Napoli Celebrazioni Napoli2500, I.C.B.S.A. e Fondo Gioia.

In partenariato con Phono Museum Paris e L.A.R.H.R.A.

Con i patrocini di: Università Federico II di Napoli, Università Roma Tre, Università di Salerno, Università di Torino, Conservatorio San Pietro a Majella, SIAE.

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