Un vero e proprio cortocircuito giudiziario tra il Tribunale e la Procura di Napoli, così mentre era in corso il processo ai vertici del clan Moccia di Afragola, la sesta sezione penale ha dichiarato decorsi i termini della custodia cautelare.
Così sono stati scarcerati Antonio Moccia, Luigi Moccia, Gennaro Moccia, Pasquale Credentino, Antonio Nobile, Gennaro Rubiconti e Giovanni Esposito. Invece Angelo Moccia e Francesco Favella coinvolti in altri procedimenti giudiziari, sono stati scarcerati ma con il divieto di dimora in Campania e Lazio e l’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria.
Ma come è avvenuto questo cortocircuito? La Procura di Napoli sosteneva, in base ad un pronunciamento della Cassazione, che i termini decorressero dalla sentenza del dicembre 2022 con cui il tribunale di Napoli Nord aveva dichiarato la propria incompetenza territoriale. Di tutt’altro avviso i difensori degli imputati, che invece sostenevano che bisognava calcolare il tempo dall’emissione del decreto di giudizio immediato, ovvero il 22 luglio 2022.
Cosi i giudici del Tribunale di Napoli hanno preso atto che erano decorsi i tre anni di custodia cautelare e dato il via libera alla scarcerazione.
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