La prima tappa del ‘Datterino Tour’ ha segnato l’avvio di un nuovo format a Battipaglia (Salerno); un’iniziativa pensata per aprire le porte della filiera produttiva a pizzaioli, chef e operatori del mondo food e che ha visto la partecipazione di noti pizzaioli e di diversi giovani cuochi, desiderosi di scoprire da vicino l’origine dei pomodori che utilizzano quotidianamente nelle loro ricette.
Quella che è stata concepita come una “tappa pilota” si è rivelata un punto di partenza solido, annunciano i promotori: “Il riscontro dei partecipanti ha confermato la validità del format, che diventa ora un appuntamento fisso in programma nei prossimi mesi e adattato ai cicli stagionali” si afferma in una nota.
Un percorso strutturato “per rafforzare, stagione dopo stagione, il dialogo tra agricoltura e ristorazione di qualità, con focus sul valore della filiera e delle buone pratiche agricole”.
La prima tappa del ‘Datterino Tour’ ha segnato l’avvio di un nuovo format a Battipaglia (Salerno); un’iniziativa pensata per aprire le porte della filiera produttiva a pizzaioli, chef e operatori del mondo food e che ha visto la partecipazione di noti pizzaioli e di diversi giovani cuochi, desiderosi di scoprire da vicino l’origine dei pomodori che utilizzano quotidianamente nelle loro ricette.
Quella che è stata concepita come una “tappa pilota” si è rivelata un punto di partenza solido, annunciano i promotori: “Il riscontro dei partecipanti ha confermato la validità del format, che diventa ora un appuntamento fisso in programma nei prossimi mesi e adattato ai cicli stagionali” si afferma in una nota.
Un percorso strutturato “per rafforzare, stagione dopo stagione, il dialogo tra agricoltura e ristorazione di qualità, con focus sul valore della filiera e delle buone pratiche agricole”.
Il tour ideato dall’azienda Finagricola con al centro il brand Grangusto, dedicato al settore professional, si articola in tre momenti chiave, pensati per raccontare l’intero percorso del prodotto, dal seme alla trasformazione finale. Si parte dal vivaio, il cuore della filiera: qui, dai semi selezionati, nascono le piantine allevate in una “nursery agricola”. La seconda tappa si svolge nei campi coltivati della cooperativa, che si estendono su circa 360 ettari. I partecipanti hanno potuto osservare da vicino l’attività quotidiana dell’azienda. Infine, il tour si conclude negli stabilimenti di trasformazione. A chiudere la giornata, una tappa obbligata alla “Sala del Gusto”.
“Fare cultura del pomodoro, per Finagricola, significa accogliere chi lavora nella ristorazione e fargli toccare con mano l’origine dei prodotti. La qualità non è un’etichetta, ma un percorso condiviso, fatto di cura e scelte responsabili lungo ogni passaggio della filiera” ha commentato Domenico Catapano, responsabile comunicazione e marketing di Finagricola.
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