venerdì, Agosto 15, 2025
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Piano di contrasto agli incendi: fondamentale la prevenzione. Lo spiega il Comandate della Polizia Locale di Arzano, Biagio Chiariello

Il piano di contrasto agli incendi funziona, fondamentale é la prevenzione. Lo spiega il Comandante Biagio Chiariello della Polizia Locale di Arzano.

Gli incendi dei terreni incolti creano non poche difficoltà, sia all’ambiente sia agli operatori addetti allo spegnimento, ma non solo. La salute dei cittadini, soprattutto degli anziani e soggetti con patologie respiratorie, con l’arrivo dell’estate e l’innalzamento delle temperature, é spesso compromessa nel caso di roghi.

Ad Arzano, in provincia di Napoli, la situazione é stata contenuta anche quest’anno, se non addirittura azzerata, e questo grazie alla costante prevenzione e monitoraggio delle aree e fondi agricoli dove é proseguita l’attenzione contro gli incendi.

Ma qual è il modello da seguire? Lo spiega il il Comandante della Polizia Locale Biagio Chiariello, dal 2002 specialista in “diritto e gestione dell’ambiente” presso l’Università degli Studi di Napoli, oltre a varie esperienze sul campo in terra dei fuochi.

Comandante, come é possibile prevenire gli incendi che, lo ricordiamo, in alcuni casi portano a conseguenze disastrose per l’ambiente e per la salute umana e la mano dell’uomo ?

La tecnica da attuare é quella di un modello, di un’organizzazione e, soprattutto, di una conoscenza capillare del territorio e delle zone a rischio fiamme. Ma a cioʻ va associata la professionalità degli addetti ai controlli. Nel nostro caso gli operatori formati vengono impiegati già dalla primavera di ogni anno a monitorare ed individuare i terreni e discariche a rischio incendi. Le energie vengono ovviamente ridotte in quanto in questi anni abbiamo creato una vera e propria banca dati confluenza tutte le informazioni del caso. Abbiamo ormai una black list dei terreni a rischio, lista che negli anni anni si é ridotta in quanto molte criticità sono state quasi azzerate”.

Questo lavoro, da ciò che abbiamo capito, é frutto di tanto tempo dedicato alla problematica ma ad esso va associata la professionalità degli agenti?

Si, non si può intervenire quando il dato é tratto o ad estate inoltrata, insomma, quando il rogo é dietro l’angolo. Il lavoro deve essere avviato già dall’inizio dell’anno invitando i proprietari terrieri a procedere ad una cadenzata pulizia dei terreni. La prevenzione è fondamentale in tutto, come se si fosse nel campo della sanità per la salute umana. Per prevenire peró devi operare con strategia, organizzazione. Il nostro modello di prevenizione viene applicato da quattro anni, e coinvolge un gruppo di agenti formati per questi compiti. Come già le ho spiegato , alla prevenzione va associato il personale appositamente formato. Insomma, prevenzione e professionalità devono camminare come sempre a braccetto“.

Ma avete proceduto ad un censimento, se si quanti terreni sono stati interessati ad esso?

Si abbiamo creato una banca dati con lista che funziona come un puzzle, ogni anno ne aggiungiamo qualche terreno con i dati precisi , tra cui catastali e notarili dei proprietari . Una mappatura con indicazione dei dati identificativi, contatti e foto dello stato dei luoghi , mappatura che viene inviata agli uffici della protezione civile, Regione, Prefettura, etc. Sono stati censiti, ad oggi, oltre 60 terreni che prima erano abbandonati e potenziali luoghi di incendi e danni alla salute

Quali sono i benefici del modello attuato?

Questo modello lo porto in tutti i territori in cui opero, e dà un forte contributo in tutti i sensi. Pensate all’acqua sprecata in periodi di siccità per spegnere eventuali incendi, all’impiego dei vigili del fuoco che potrebbero essere dirottati sugli incendi più vasti anziché su fiamme di sterpaglie, al decoro urbano, ai fumi respirati in danno della salute, insomma, tanti sono i benefici della prevenzione”.

Sappiamo che questo modello é stato apprezzato, soprattutto in terra dei fuochi!

“Si é vero, abbiamo ricevuto richieste di condivisione, informazioni, da parte degli uffici addetti , anche sovracomunali, ed apprezzamenti per il lavoro svolto anche perché gli incendi dei terreni e fondi sono potenzialmente azzerati“.

Qualche settimana fa si parlava di un incendio di una fabbrica a via limitone di Arzano , ma era una fabbrica di Secondigliano.

L’incendio era localizzato a Secondigliano, e non ad Arzano, purtroppo ci hanno riferito che vi era un errato comunicato stampa da parte di una associazione che indicava il nostro territorio come teatro dell’evento. Alcune testate hanno subito rettificato. Purtroppo la disinformazione é dietro l’angolo“.

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