Salvatore Ocone, 58 anni, ha confessato nella notte di aver ucciso la moglie e colpito due dei tre figli, uno dei quali è morto e l’altro versa in condizioni disperate. L’uomo è stato fermato dai carabinieri nelle campagne di Ferrazzano, in provincia di Campobasso, dove si era rifugiato dopo l’aggressione.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Ocone avrebbe colpito la consorte, Elisabetta Polcino, 49 anni, mentre dormiva nella loro abitazione di Paupisi, utilizzando una pietra.
Subito dopo si sarebbe scagliato contro i due figli minori, di 15 e 16 anni. Il ragazzo è stato trovato senza vita in auto, mentre la sorella, in condizioni gravissime, è stata trasportata d’urgenza al Neuromed di Pozzilli (Isernia), dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. La prognosi resta riservata.
L’aggressione, secondo le prime indagini, non sarebbe avvenuta durante la fuga, ma subito dopo l’omicidio della donna. Per colpire i ragazzi, l’uomo avrebbe usato non solo pietre, ma anche una bottiglia di vetro.
La cattura e l’interrogatorio
Quando i militari lo hanno raggiunto, Ocone era fermo con l’auto in un campo a Ferrazzano. Sul sedile, il corpo senza vita del figlio e la figlia agonizzante. Portato in caserma, ha confessato davanti al procuratore di Benevento, Gianfranco Scarfò, che lo ha interrogato per circa un’ora e mezza.
Al termine, è stato trasferito nel carcere di Campobasso con le accuse di duplice omicidio aggravato, tentato omicidio e sequestro di persona.
«Sui fatti ha reso confessione – ha spiegato il procuratore –. È il momento degli approfondimenti, dobbiamo indagare sulle motivazioni. Un ringraziamento va ai carabinieri di Benevento e Campobasso, ma il pensiero è soprattutto per la giovane che ora lotta in ospedale».
Le indagini
La salma di Elisabetta Polcino sarà trasferita all’ospedale di Benevento per l’autopsia, disposta dalla Procura. I primi rilievi medico-legali collocano il decesso della donna intorno alle 8 del mattino di martedì.
Intanto, sul luogo della tragedia è arrivato anche il terzo figlio della coppia, maggiorenne e residente fuori dal paese, accompagnato dai carabinieri visibilmente scosso dal dramma familiare.
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