venerdì, Aprile 19, 2024
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Roma: 30mila persone in marcia per il clima e le grandi opere inutili

Di Anna Menale – Oggi a Roma dalle 14:00 alle 20:00 sono previste oltre 30mila persone per la manifestazione “Comitato marcia per il clima e contro le grandi opere“.  Molti artisti e cantanti napoletani, da Franco Ricciardi a Zulù, passando per Ivan Granatino, hanno chiesto ai cittadini campani di partecipare alla manifestazione della capitale: “Siamo ancora in tempo”, il grido proveniente da molte voci rappresentative di Napoli presenti all’interno dello spot “Stop biocidio”. Intanto dalla Campania sono partiti circa 20 autobus con centinaia di persone a bordo.

La rivoluzione di Greta Thunberg

Sulla scorta delle rivoluzioni della sedicenne svedese Greta Thunberg sono stati organizzati scioperi in tutta italia “Per il Clima e le Grandi Opere Inutili”. La ragazza è un’attivista svedese per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico.  Il 20 agosto 2018 ha deciso di non andare a scuola fino alle elezioni legislative del 9 settembre 2018 affinchè durante l’ orario scolastico potesse sostare seduta davanti al Parlamento del suo paese, per protestare contro le eccezionali ondate di calore e degli incendi boschivi senza precedenti che hanno colpito il suo paese durante l’estate. Il cartello che reggeva riportava la scritta: “Skolstrejk for klimatet” (sciopero della scuola per il clima) che è divenuto lo slogan degli scioperi internazionali.

Scioperi precedenti

In attesa dello sciopero del 23 marzo gli italiani non sono rimaste a braccia conserte. Memorabile, infatti, è stata la manifestazione del 15 marzo, in cui migliaia di ragazzi in tutta Italia sono scesi in piazza per reclamare contro il cambiamento climatico e chiedere misure per proteggere la terra, come i loro coetanei di altri 150 Paesi.

Le strade delle maggiori città italiane hanno visto sfilare coloratissimi e originalissimi cartelloni con slogan in difesa dell’ambiente e del benessere di noi cittadini.

L’importanza di esserci

Migliaia di persone stanno invadendo le piazze di Roma per scioperare contro il fallimento e le false promesse del “governo del cambiamento”, che in realtà non ha cambiato alcunchè. Le catastrofi naturali non hanno,  però, nulla di naturale e non colpiscono tutti nella stessa maniera. Lo vediamo purtroppo quotidianamente e chi sta in basso, infatti, paga i costi del cambiamento climatico e della mancata messa in sicurezza dei territori.

La corruzione e la velleità del nostro governo ci stanno infatti accompagnando per mano verso la crisi ecologica, sottovalutando gli sprechi delle risorse pubbliche e la devastazione dei nostri territori, che inevitabilmente hanno forti ripercussioni sulla nostra salute.

L’impatto che le manifestazioni per i cambiamenti climatici stanno avendo è tale da confermare che, uniti, siamo forti al punto di poter davvero rivoluzionare le cose senza l’aiuto dei potenti e di chi, secondo l’opinione pubblica, conta.

 

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