giovedì, Marzo 28, 2024
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Disastro Ambientale in Campania: 1600 scarichi illegali in mare

Di Martina Orecchio- Castel Volturno, un tempo territorio colmo di turisti, mare cristallino e aria pulita, è oramai diventata una discarica a cielo aperto. Per le strade ed in mare soprattutto si sono depositati negli anni tonnellate di rifiuti tossici, che hanno recato danni alle persone e all’ambiente.  Le zone balneabili si possono ormai contare sul palmo delle dita in Campania, specialmente nei territori limitrofi alla frazione di Castel Volturno.

Le Cause

In seguito a studi ed analisi fatte dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, in concomitanza con l’Arpac, si è scoperto che il mare dei territori precedentemente menzionati ha assunto un colorito marrone. La causa? Molto probabilmente è stato un mix tra l’inefficienza dei depuratori acquiferi ed i circa 1600 scarichi illegali avvenuti nei pressi delle foci del Volturno e del Lago Patria. Ennesima prova che simboleggia il “degrado” ambientale a cui la regione Campania è stata sottoposta negli ultimi anni, è  la recente scoperta fatta nei mari che costeggiano il fiume del Volturno ed i Regi Lagni.

L’intervento

La mobilitazione di enti specializzati nello studio e nelle analisi di fenomeni ambientali catastrofici come questo è stato rapido, dando così  rilievo a livello nazionale delle  difficoltà attuali. In questi giorni, il sottosegretario all’ambiente Micillo, accompagnato dall’Ammiraglio della Direzione Marittima Campania ed il comandante Pietro Vella, daranno il via ad un sopralluogo via mare che percorrerà gran parte del litorale domitio.

Il percorso, che inizierà dal porto di Napoli e continuerà verso il settentrione della regione, attraverso il quale grazie al contributo di numerosi scienziati verrà adottato un approccio al fenomeno di tipo scientifico, aiuterà coloro che lavorano al caso a valutare quanti più fattori esterni ci sono.

Figure prestigiose

Tra le numerose figure esperte del settore, spunta senz’altro qualche nome dalla fama internazionale; tra questi è possibile riconoscere John Kosmatka, docente della University of California di San Diego e direttore del California Nasa Space Consortium, che riunisce le più prestigiose università al mondo.

Sperando in un futuro migliore, non si può far altro quindi che aspettare e provare, seppure attraverso piccoli gesti, salvare ciò che abbiamo di più caro; la nostra Terra e la natura.

 

 

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