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Universiadi: la straordinaria cerimonia finale

Domenica 14 luglio si è tenuta allo stadio San Paolo di Napoli la straordinaria cerimonia finale della 30^ edizione delle Universiadi.

La chiusura del periodo di giochi universitari che ha coinvolto le settimane che andavano dal 3 al 14 luglio ha lasciato tutti senza fiato, sincronizzando il battito dei cuori di migliaia di persone di etnia, origine, religione e provenienza totalmente disparate. Come di consueto però, ogni medaglia seppur lucciacante ha il suo rovescio, e sicuramente le polemiche non sono mancate.

Universiadi 2019: la cerimonia finale

La lettura di 3 articoli della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo sulla libertà, la dignità, il diritto alla vita e all’istruzione da parte di un bambino, ha dato il via alla cerimonia di chiusura delle Universiadi di Napoli 2019. Circa 40mila gli spettatori allo stadio San Paolo per seguire la cerimonia che chiude i 10 giorni di giochi universitari.

La cerimonia, come quella di apertura affidata alla Balich Worldwide Shows, si svolge all’ombra del braciere olimpico, un grande Vesuvio che occupa parte della Curva B.

A introdurre la cerimonia e l’ingresso delle bandiere sono i “The Jackal”, un gruppo di ragazzi partenopei simpatici ed intraprendenti, che da tempo regalano sorrisi agli italiani con i loro video parodici e innovativi, e che sicuramente hanno confermato le grandi aspettative dei propri fan.

In tribuna Vip siede il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, insieme al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e al sindaco di Napoli Luigi de Magistris, al prefetto di Napoli Carmela Pagano e al commissario delle Universiadi Gianluca Basile. Con loro Oleg Matytsin, presidente della Fisu, Federazione internazionale sport universitari.

Tanti gli ospiti che hanno divertito e intrattenuto il grande pubblico. Uno degli artisti più attesi della serata è stato sicuramente Clemente Maccaro, meglio noto come Clementino e per gli amici Iena White. Uno tra gli artisti più interessanti della scena rap napoletana e non, si è esibito sul palco dello stadio San Paolo con un medley dei suoi successi, fra le “rime interrotte”, il dialetto napoletano e la lingua italiana e ha fatto ballare i 40mila presenti.

L’amozione è però schizzata alle stelle quando tutti i presenti hanno intonato Napul’è. Lo stadio San Paolo ha visto e sentito mille volte risuonare quelle parole, ed è stato proprio il brano più simbolico del grande Pino Daniele a fare da chiusura alla XXX Universiade di Napoli che ha entusiasmato la città e i tanti atleti universitari presenti.

I The Jackal hanno salutato il pubblico chiedendo di dire “grazie” ad ognuno dei presenti nella propria lingua e poi hanno dato il via alla musica di Pino Daniele, applaudita da coloro che conoscevano la canzone e sottolineata da un emozionante gioco di luci. Così, dunque, si è concluso lo show ideato da Marco Balich. Poi, lo spettacolo dei fuochi d’artificio intorno al San Paolo. Via via le delegazioni torneranno da dove sono venute, spesso dall’altra parte del mondo, portandosi dentro Napoli e il ricordo di questi magici giorni in città.

 Gioia e legami: Napoli con il mondo in pieno spirito sportivo!

Il premier Giuseppe Conte parlando con i cronisti delle Universiadi poco prima di fare il suo ingresso allo stadio San Paolo di Napoli afferma:«È stata una bella prova, degli atleti italiani innanzitutto con 44 medaglie abbiamo raggiunto un record, e questo è da sottolineare come prima notizia. Poi – ha aggiunto – è stata una bella festa di sport, una bella prova di Napoli e quindi un ringraziamento va a tutti gli organizzatori, agli enti locali, e a tutti i cittadini napoletani».

«Quanto successo qui è un messaggio per i giovani – ha aggiunto il premier – perché le Universiadi sono una bella testimonianza di agonismo ma anche di amore per lo sport, per i valori del rispetto reciproco, della inclusione, dello scambio di esperienze anche. È una bella prova per tutti i giovani e per l’Italia».

Gonfi d’orgoglio per le bellissime parole del premier, possiamo vantare una serie di omaggi per la città di Napoli, che come quella di apertura, hanno caratterizzato la cerimonia di chiusura.

Un grande striscione “Grazie Napoli 2019” è stato esposto durante la cerimonia finale delle Universiadi dalla folta delegazione di atleti e accompagnatori del Canada. I nordamericani hanno festosamente sfilato sul prato dello stadio partenopeo insieme a migliaia di altri colleghi provenienti da ogni parte del globo.

La delegazione sudamericana proveniente dall’amata Argentina ha sfilato nuovamente esponendo la maglia di Diego Armando Maradona, simbolo per Napoli e per gli argentini. Molti ragazzi hanno anche fatto sventolare sciarpe del Calcio Napoli evidentemente acquistate in questi giorni di permanenza all’ombra del Vesuvio.

In omaggio a Napoli due cantanti lirici cinesi si sono esibiti intonando la canzone napoletana più conosciuta al mondo: ‘O Sole Mio.

Il rovescio della medaglia: perché le universiadi non sono state trasmesse dalla tv di Stato?

Le lamentele di routine riguardanti la scarsa qualità dell’audio messo a disposizione sul palco e altre piccolezze del tutto normali per eventi di tale calibro, sono state spazzate dalla polemica riguardante la mancata trasmissione in Rai del grande evento. Nonostante il periodo estivo la tv di Stato non ha trovato spazio sui suoi canali per mandare in onda l’ultimo atto di una manifestazione di prestigio per tutto il Paese. Sui due canali di Raisport, 57 e 58, è andata in onda la replica di ItaliaPortogallo mentre su Rai 2, dov’era stata trasmessa la cerimonia di apertura, ha trovato spazio il telefilm Ncis. Del resto anche la copertura degli eventi sportivi ha scatenato non poche lamentele da parte degli appassionati con la polemica che è montata sui social per una manifestazione che avrebbe meritato maggiore spazio sulle reti.

I Napoletani, risentiti, hanno dato il via ad una vera e propria ribellione tramite web, difendendosi dalle accuse di vittimismo e citando le molteplici volte in cui, nonostante le brillanti iniziative, la città di Napoli è stata oscurata e gettata nel fango.

Questa sorta di boicottaggio però, non ha fatto altro che esaltare la magnificenza della città che all’invidia risponde sempre con vittorie, sorrisi e corni napoletani, che con la scaramanzia qua giù non sischerza mai!

Per il racconto video della serata, ecco il servizio di Imma Borzacchiello:

https://www.facebook.com/labussolanews.it/videos/332424617647802/

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