venerdì, Aprile 19, 2024
HomePoliticaAlla scoperta del Forum regionale dei Giovani della Campania

Alla scoperta del Forum regionale dei Giovani della Campania

Alla Scoperta del Forum regionale dei Giovani della Campania: un organismo che permette il miglioramento delle condizioni dei giovani campani. Intervista al Presidente Giuseppe Caruso.

Il Forum regionale dei Giovani della Campania è un organismo autonomo che ha il compito di coadiuvare l’azione della Regione nell’ambito delle politiche giovanili. Lavora per semplificare il rapporto dei giovani con le istituzioni, hanno un legame con le realtà locali e usano il metodo del “dialogo strutturato”. Abbiamo posto alcune domande al Presidente Giuseppe Caruso per capire quanto sia fondamentale la loro mediazione tra generazioni diverse.

Come e perché è nato il Forum regionale dei Giovani della Campania e qual è il vostro legame con le realtà locali?

Il FRG ha una storia del tutto esemplare, è stato istituito nel 1989, grazie ad una legge all’epoca definita avveniristica sul tema delle Politiche giovanili; per alcuni anni la previsione di un’assise regionale che rappresentasse “le forze giovanili” esistenti nella nostra regione è stata disattesa; dopodiché il Consiglio regionale ha realizzato ciò che la legge 14/89 aveva previsto, assieme anche agli stessi Forum comunali; un vero e proprio boom del numero di questi organismi nella nostra regione è molto più recente, a partire dalla seconda metà degli anni 2000; ad oggi sono stati censiti più di 100 Forum dei Giovani istituiti da comuni della Regione Campania. C’è da dire che la legge del 14/89 non attribuiva al FRG alcun collegamento con i Forum locali, non rientrati nella definizione di “forze giovanili”, ma qualcosa è cambiato col tempo nella sensibilità dei forum stessi, dei rappresentanti dell’assemblea che si sono succeduti e finanche nel legislatore, che nel 2016 ha varato una legge quadro sulle politiche giovanili che definisce il “nuovo” Forum regionale come rappresentante anche dei Forum locali; il 70% dei componenti l’assemblea sarà infatti composto da rappresentanti di Forum comunali. Si è arrivati a questo importante traguardo grazie all’ascolto che ci è stato rivolto ed anche ai metodi con cui ci si è accostati al momento decisionale, partendo proprio dai territori.

La vostra azione sul territorio si basa sul metodo del dialogo strutturato. In cosa consiste?

Il “dialogo strutturato” è un metodo di concertazione decisionale con cui i Giovani d’Europa hanno contribuito a realizzare e definire alcuni temi peculiari delle politiche giovanili europee; basti pensare agli “Youth Goals” o a “Garanzia Giovani”, tanto per fare qualche esempio. Nella sua versione europea è strutturato in cicli e prevede la strutturazione di un dialogo (per l’appunto) tra giovani e decisori, con il contributo di cd “Stakeholders”, cioè portatori di interesse che vi contribuiscono. Ha il suo fulcro nell’ascolto territoriale e nella realizzazione delle “Conferenze giovanili” che in genere durano 3 giorni, coinvolgono rappresentanti giovanili e governativi ed hanno luogo ogni sei mesi presso lo stato europeo che detiene la presidenza di turno dell’Unione Europea.
Nel caso italiano la rappresentanza territoriale del gruppo di lavoro nazionale ha riguardato la somministrazione di questionari e poco altro, per cui è un processo ben poco conosciuto a livello locale. Nel nostro piccolo ne abbiamo implementato una versione a nostra misura: degli incontri territoriali tematici che hanno culminato almeno una volta all’anno in una plenaria che ha coinvolto un grosso numero di rappresentanti locali che con la metodologia del dialogo strutturato ha contribuito seriamente a dare spunto alle linee strategiche ed anche alle iniziative stesse del Forum regionale dei giovani. Una formula felice di compartecipazione alle decisioni che ci coinvolge e ci vede dialogare con i territori ed i decisori regionali sempre di più e di cui andiamo particolarmente orgogliosi.

Quali sono gli obiettivi prefissati che siete riusciti a raggiungere e quali progetti avete in cantiere per migliorare le condizioni dei giovani campani e le prospettive occupazionali, purtroppo per noi sempre troppo basse e poco tutelate?

Il lavoro rappresenta l’emergenza più grande per la nostra terra insieme alla questione ambientale. Siamo stati tra i primi a credere nel Piano Lavoro lanciato dalla Regione e ci auguriamo che una misura analoga sia adottata dal governo nazionale in tempi brevi. Al tempo stesso abbiamo posto l’accento sull’auto-imprenditorialità con i finanziamenti, anche a fondo perduto per l’avvio di nuove imprese. Siamo convinti che bisogna continuare su questa strada e dare un’opportunità ai tanti nostri coetanei che, in mancanza di alternative, scelgono la strada dell’emigrazione al nord e in altri paesi. Infatti ci siamo concentrati sul tema dello spopolamento delle aree interne con la realizzazione di un master in collaborazione con l’Università degli studi di Napoli Federico II.

Importanti e numerosi eventi che hanno coinvolto e coinvolgeranno i giovani quest’anno: universiadi prima di tutto e poi anche Matera, capitale europea della cultura 2019 e il Sannio Falanghina città del vino 2019. Un bilancio della vostra partecipazione agli eventi già trascorsi e cosa vi aspettate da quelli che verranno?

La Campania è una terra meravigliosa e siamo orgogliosi di poterla mostrare al mondo nel pieno del suo splendore: con le universiadi abbiamo dimostrato che anche nel meridione d’Italia è possibile fare grandi eventi senza i problemi e i ritardi che ci sono stati in passato. I Forum giovanili sono stati impegnati a 360 gradi nell’evento e sono stati tra i protagonisti insieme agli atleti. In questa fase stiamo contribuendo al migliore utilizzo possibile degli impianti riqualificati. Lo stesso scopo stiamo raggiungendo con le attività sulla Falanghina e il bere consapevole, e per tutto il Sud Italia, l’esperienza della capitale europea della cultura, dove abbiamo presentato a fine settembre la rete delle università per le aree interne.

Generazioni a confronto: Che rapporto c’è con le istituzioni regionali? Cosa dovrebbe migliorare e vi augurate per il futuro?

Abbiamo avuto la fortuna di aver stabilito un rapporto costruttivo e proficuo con tutte le istituzioni regionali. Solo con una forte sinergia istituzionale può produrre reali e visibili miglioramenti per la società. Un esempio su tutti è il finanziamento da parte della Regione dei Forum giovanili comunali. Abbiamo ragionato in questo modo anche per le norme che hanno portato al finanziamento del trasporto pubblico gratuito per gli studenti, le leggi su bullismo e cyberbullismo e sui beni confiscati. Vogliamo continuare su questa strada.

RELATED ARTICLES

LASCIA UN COMMENTO

Most Popular

Recent Comments