lunedì, Maggio 6, 2024
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Covid-19 e immunità: dall’Italia arriva il primo test sierologico

Completamente sviluppato in Italia, è pronto un nuovo test sierologico: basterà una sola ora per avere il risultato e scoprire se si è immuni al virus. 

Un esame efficace, veloce ed economico

Nel corso delle ultime sei settimane, al Policlinico San Matteo di Pavia sono stati condotti degli studi riguardanti un esame sierologico che permetterà di verificare efficacemente la presenza di anticorpi sviluppati al contatto con il virus Covid-19 nel sangue umano. 

Il test è stato sviluppato da un gruppo di 50 ricercatori nei laboratori di Saluggia, in provincia di Vercelli, della multinazionale diagnostica DiaSorin. Dopo settimane di sperimentazione, questo test  che permetterà di diagnosticare la patente di immunità entro un’ora è quasi pronto al lancio sul mercato: costerà meno di cinque euro a persona. Entro due settimane è attesa la certificazione Ce.

Il funzionamento del test italiano

Questo test permetterà di scoprire chi possiede la cosiddetta “patente di immunità“:permetterà cioè di sapere chi, considerato guarito dal covid-19 ha sviluppato gli anticorpi che gli permetteranno di non ammalarsi nuovamente.

Come si effettua il test? Vengono prelevati pochi microlitri di sangue dal paziente; il campione viene poi messo in contatto con una proteina sintetica sviluppata nei laboratori DiaSorin utilizzando frammenti del virus Sars-Cov-2. Se la proteina, entrata a contatto con il campione, si legherà ad un anticorpo neutralizzante sarà possibile stabilire con facilità che il paziente ha sviluppato la patente di immunità: anche se esposto al virus, quel paziente non si ammalerà più.

Non è tuttavia dato sapere ancora quanto questa immunità sia duratura: per scoprire se gli anticorpi rimarranno presenti nel sangue dei pazienti guariti per qualche mese, qualche anno o per sempre sarà necessario ripetere il test a distanza di tempo. 

Gli altri test rapidi sul mercato e il futuro

Il test italiano è diverso da quelli attualmente presenti sul mercato.

Sin dai primi giorni del mese di Aprile, la National Medical Products Administration (NMPA), massima autorità cinese del farmaco, ha infatti reso noto attraverso una nota ufficiale che i test rapidi sierologici attualmente presenti sul mercato non hanno tutti ottenuto una certificazione di validità e sicurezza in Cina in quanto dotati di bassa sensibilità.

Molti dei test sul mercato, presenti ed utilizzati anche in Italia, non sono cioè in grado di indicare con certezza chi sia venuto in contatto con il virus.

Questo non accade con il test sviluppato in Italia, che fornirebbe risultati validi ed attendibili. Si stima che nella sola Italia si potranno effettuare oltre 500.000 test al giorno, e questa sarebbe una nuova, importante arma nella lotta al covid-19, in quanto in una seconda fase della pandemia permetterà di analizzare il sangue dei pazienti asintomatici presenti nella popolazione, scoprendo con certezza chi è venuto in contatto con il virus sviluppando anticorpi sebbene in assenza di sintomatologie importanti.

Con i mezzi attualmente in nostro possesso sarebbe molto difficile, se non impossibile, effettuare test per una fascia così ampia della popolazione: effettuare tanti tamponi nasali – gli unici strumenti a dare risultati validi – sarebbe irrealizzabile in quanti vi è una carenza mondiale di reagenti.

Le cose, con il nuovo test italiano, potrebbero cambiare: lo screening della totalità della popolazione, reso possibile dal nuovo test sierologico, potrebbe essere decisivo per l’esito positivo di questa terribile battaglia.

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