
Tutti gli indagati sono finiti ai domiciliari; quattro di loro avevano precedenti per spaccio; l’elemento che faceva da capo era un 54enne.
Lo stupefacente, soprattutto cocaina, veniva trasportato in auto prese a noleggio, che cambiavano ad ogni carico; una volta giunta a Caserta, la droga veniva lavorata in una raffineria artigianale realizzata in un appartamento preso in fitto in via Cittadella; qui i carabinieri della compagnia di Caserta hanno trovato materiale tecnico altamente professionale per la pesatura, il confezionamento e la trasformazione chimica, nonché un congegno telecomandato realizzato all’interno di un cassetto, nascosto in una parete, utilizzato per nascondere tutto lo stupefacente destinato ad essere venduto al dettaglio.
Nel corso delle indagini sono state arrestate due persone per spaccio, e sono stati documentati più di cento episodi di cessione di droga durante i quali sono stati identificati numerosi assuntori, tutti segnalati alla Prefettura di Caserta; i caraibinieri hanno inoltre sequestrato a casa di uno degli indagati un revolver calibro 7.65 e cartucce detenute illegalmente. Agli arresti hanno partecipato anche i carabinieri di Latina, Frosinone, Napoli e quelli dell’unità cinofila provenienti da Sarno (Salerno).