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Vaccino anti-Covid, terza dose: si o no?

Il Regno Unito si prepara per la campagna vaccinale per la terza dose di vaccino anti-Covid. E l’Italia? Facciamo il punto della situazione.

Il 27 dicembre 2020 è stato il giorno in cui l’Italia ha iniziato a somministrate le prime dosi di vaccino anticovid. Secondo alcuni studi, sembra che i vaccini (qualunque esso sia) forniscano uno scudo al virus che duri anni. Altri studi invece affermano che l’efficacia vera e propria copra le persone solo per 9-12 mesi. Bisogna dunque fare una terza dose di vaccino?

In effetti dopo l’estate, a settembre, saranno passati circa 9 mesi da quando hanno somministrato le prime dosi di vaccino al personale sanitario. Potrebbe esserci il rischio che medici, infermieri e gli altri operatori sanitari tornino ad essere esposti all’eventuale ondata di covid-19, che potrebbe colpirci nei mesi autunnali e invernali. Altro rischio da non sottovalutare è anche la variante delta. Insomma, non bisogna fare allarmismi, ma neanche abbassare la guardia e continuare a rispettare le norme di sicurezza.

Autorità straniere di molti Paesi, tra cui il Regno Unito, stanno preparando il piano vaccinale per le terze dosi, che partirà proprio da settembre 2021. Probabilmente si procederà secondo le regole e le priorità utilizzate finora per la campagna vaccinale. Ecco le dichiarazioni del presidente del JCVI (Joint Committee on Vaccination and Immunisation, ovvero il comitato congiunto per la vaccinazione e l’immunizzazione):

«L’obiettivo principale di qualsiasi potenziale programma di vaccinazione di richiamo contro la COVID-19 dovrebbe essere quello di ridurre le malattie gravi e la morte. Il consiglio provvisorio del JCVI è che, se fosse necessario un programma di richiamo, una terza dose di vaccino COVID-19 dovrebbe essere offerta prima ai più vulnerabili, a partire da settembre 2021 per massimizzare la protezione individuale e salvaguardare il Sistema Sanitario Nazionale durante l’inverno. Quasi tutte queste persone potrebbero anche beneficiare del vaccino antinfluenzale annuale, vivamente consigliato».

Piano per la terza dose di vaccino: e l’Italia?

Tanta è ancora l’incertezza riguardo il piano vaccinale vaccinale per la terza dose di vaccino in Italia. Eventualmente si privilegeranno anche qui gli operatori sanitari e i più anziani. Per quanto riguarda i più giovani, invece, molti hanno ricevuto la prima dose di Astrazeneca nei diversi open day prima del blocco e ora non conoscono ancora la loro “sorte” per la seconda dose. Come si fa dunque a parlare di di terza dose? Che vaccino sarà inoculato?

In ogni caso, la maggior parte dei giovani sta ricevendo la vaccinazione anti Covid nel corso di queste settimane, in cui le caratteristiche e le eventuali reazioni dei vaccini sembrano più chiare. Pertanto, il prossimo inverno tale categoria di persone sarà sufficientemente protetta, a differenza di chi ha fatto il vaccino molto tempo prima.

Inoltre, per poter organizzare l’eventuale campagna vaccinale per la terza dose si prenderà in considerazione anche il tipo di vaccino inoculato. Alcuni studi affermano infatti che Moderna e Pfizer non richiedano la terza dose. Si è però sempre in attesa di conferme dalle autorità competenti.

Dunque tanti sono ancora i dubbi. Fatto sta che il generale Figliuolo ha confermato che l’Italia ha effettuato un’opzione di acquisto per avere le fiale necessarie al richiamo.

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