venerdì, Aprile 19, 2024
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Omicron, gli esperti prevedono che il picco ci sarà entro la metà di gennaio

La parola agli esperti: il picco della variante Omicron del Covid-19 potrebbe essere raggiunto entro la metà di gennaio. Diversi sono gli esperti che si sono espressi su questo punto di vista, i quali hanno spiegato che ci sarà nelle prossime settimane ancora una crescita significativa dei contagi, e conseguentemente anche delle ospedalizzazioni e dei morti, che comincerà a scendere solo entro la seconda metà del mese, quando la situazione tornerà ad essere sotto controllo. Secondo il quotidiano spagnolo El Pais, alcune previsioni molto preliminari suggeriscono che il picco della nuova ondata potrebbe essere raggiunto durante la seconda settimana di gennaio e molti prevedono uno scenario con un minor numero di infezioni e casi più lievi, fatta eccezione per i soggetti più a rischio e quelli che non sono vaccinati.

Tra gli esperti, si è espresso Quique Bassat, epidemiologo e ricercatore presso l’istituto ISGlobal di Barcellona, ​che ritiene in particolare che l’impatto dell’attuale ondata di Omicron, “aggiunto all’anticipo della dose di richiamo di vaccino”, avrà un impatto significativo sull’immunità della popolazione. “Ne usciremo più forti, anche se prima ci aspettano alcune settimane difficili. Il margine perché i contagi continuino a crescere non è più così alto, ma dopo aver raggiunto il picco la pressione sul sistema ospedaliero resterà forte per altre due settimane”, ha sottolineato Bassat, riferendosi alla situazione spagnola. Che, tuttavia, è molto simile a quella italiana: Madrid ha registrato dal 13 dicembre oltre un milione di casi Covid, la maggior parte dei quali nell’ultima settimana del 2021.

Sul tema si è espresso anche Massimo Galli, primario del Reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, il quale si augura che il picco dei contagi “sia entro il mese di gennaio. Da come sta salendo la curva il virus ha l’aria di diffondere talmente tanto da non lasciar fare previsioni certe. Per un giorno o due abbiamo avuto meno tamponi e probabilmente, in proporzione più contagiati, perché in questi giorni di feste sono andati a farsi il tampone solo quelli con sintomi o con contatti diretti, ma credo che fatalmente ricominceremo ad avere un numero alto di tamponi, e ancora aumenti per una fase importante. Realisticamente dunque – ha concluso l’infettivologo – mi aspetto una crescita ancora per diversi giorni”.

 

 

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