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Zelensky: ennesima richiesta di armi, intanto la Russia accusa i primi colpi pesanti delle sanzioni

Ennesima richiesta di aiuti da parte del presidente ucraino, allertati i partner occidentali delle responsabilità sui destini di chi combatte

di Nicolaos Nicolau

Ultimi aggiornamenti da Kiev, continuano le richieste di armi da parte dell’Ucraina. Nelle prime ore di stamane il presidente Volodoymyr Zelensky è tornato a chiedere agli alleati occidentali gli aiuti militari necessari per sostenere la resistenza al conflitto. Nell’ultimo videomessaggio, il leader ucraino esorta a rifornire l’esercito ucraino il prima possibile .Ogni munizione fornita in ritardo equivarrebbe ad un ulteriore firma nel destino di chi sta combattendo.

“Siamo in costante contatto con i partner. Siamo grati a coloro che aiutano davvero con tutto ciò che possono. Ma coloro che hanno le armi e le munizioni di cui abbiamo bisogno e ritardano nella loro fornitura devono sapere che il destino di questa battaglia dipende anche da loro. Il destino delle persone che possono essere salvate”. “Il 53mo giorno di guerra – continua Zelensky – è finito e da 53 giorni aspettiamo risposte su alcuni punti delle nostre richieste di armi. E alcune risposte sono formulate in modo che la consegna possa iniziare solo a maggio. Parlo direttamente in questi casi: ogni ritardo nelle armi, ogni ritardo politico è un permesso per la Russia di togliere la vita agli ucraini. Così la interpreta la Russia. Nella realtà non dovrebbe essere così”.

“Il mondo democratico deve rispondere a ciò che stanno facendo gli occupanti. Lì vengono costruiti centri di tortura, le autorità locali e chiunque sia ritenuto visibile alle comunità locali viene rapito. Gli insegnanti vengono ricattati, i soldi per le pensioni vengono rubati, gli aiuti umanitari vengono bloccati e rubati e le persone muoiono di fame”. “Gli occupanti stanno anche cercando di spaccare le regioni sull’esempio delle cosiddette repubbliche separatiste. Stanno trasferendo questo territorio alla zona del rublo e subordinandolo alla macchina amministrativa russa. Tutto ciò – conclude il presidente – richiede una maggiore rapidità da parte dei Paesi occidentali nella preparazione di un nuovo potente pacchetto di sanzioni” – Ansa

Zelensky – bisogna aumentare le sanzioni economiche, la Russia accusa i primi colpi

In secondo luogo, il presidente  Zelensky avrebbe invitato gli alleati ad incrementare le sanzioni contro il sistema bancario russo.Gli ultimi dati allarmanti, dichiara il presidente, sembrano confermare l’estensione della zona rublo nelle regioni di Kherson e Zaporizhya, nel sud dell’Ucraina. Al di là del confine, nel frattempo, aumentano le pressioni per la governatrice della Sberbank russa Elvira Nabiullina. Considerata e stimata da molti come la figura principale per la salvaguardia dell’economia russa da anni, sembra essere ormai una delle pedine più forti di Putin. Stamane, in un discorso alla Duma, la governatrice della Banca Centrale ha affermato che:

“il periodo in cui l’economia possa vivere sulle scorte è limitato. Hanno colpito in un primo momento il mercato finanziario anche se ora avranno un impatto più forte sull’economia russa” – continua la governatrice- “La Russia deve affrontare nel secondo trimestre e nell’inizio del terzo “cambiamenti strutturali della sua economia” a seguito delle sanzioni imposte dopo il conflitto in Ucraina, cambiando il suo “modello di business” 

 

 

Nicolaos Nicolau
Nicolaos Nicolauhttps://www.instagram.com/nicogreek_69/
Studente universitario presso il DISP dell'Università Federico II di Napoli
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