martedì, Aprile 23, 2024
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HIMARS: i lanciarazzi che potrebbero cambiare le sorti della guerra in Ucraina

Gli HIMARS sono gli armamenti maggiormente sofisticati finora forniti all’Ucraina e stanno avendo un forte impatto nei primi giorni in cui sono stati impiegati sul campo di battaglia, distruggendo depositi di munizioni e centri di comando dell’esercito russo, secondo quanto riferito dalle autorità ucraine.

Gli HIMARS, acronimo di High Mobility Artillery Rocket System, sono lanciarazzi multipli, che sparano fino a sei missili, da 90 chilogrammi e a guida satellitare, ad una distanza che arriva fino a 77 chilometri, con una precisione di qualche metro. Non sono l’armamento maggiormente distruttivo finora ricevuto dall’Ucraina, ma sicuramente quello più potente e sofisticato che, se fornito in numero maggiore, potrebbe cambiare le sorti del conflitto.

Quando sono arrivati, il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov, ha ringraziato la sua controparte statunitense, il segretario alla Difesa Lloyd Austin, e ha scritto in un post su Twitter che «l’estate sarà calda per gli invasori russi. E per alcuni di loro sarà l’ultima».

Finora, però, ne sono stati forniti solamente nove, anche se l’invio di ulteriori quattro è stato annunciato per la metà di luglio. Secondo gli ufficiali ucraini, se ne venissero inviati 300, i rapporti di forza nella guerra di attrito attualmente in corso con la Russia verrebbero ribaltati.

A salvo from a High Mobility Artillery Rocket System, or HIMARS, can rival the devastating effect of an airstrike from a jet loaded with precision-guided bombs.
Un lanciarazzi HIMARS in funzione

I soldati ucraini stanno utilizzando il nuovo armamento in maniera estremamente giudiziosa, lanciando uno o due missili al giorno, soprattutto di notte, e tenendo gli HIMARS ben lontani dalle linee del fronte per proteggerli dal fuoco nemico. Rispetto ai sistemi di lancio multiplo a lungo raggio sovietici Smerch e Uragan, gli HIMARS sono più piccoli e più facili da manovrare, ma sono soprattutto molto veloci: una volta parcheggiati, possono iniziare a lanciare i razzi entro due o tre minuti e spostarsi di nuovo solo venti secondi dopo aver sparato.

In un articolo pubblicato sul Wall Street Journal, il giornalista Stephen Katlin ha scritto di un’unità ucraina che ha ricevuto uno degli HIMARS forniti dagli Stati Uniti. L’unità è guidata dal tenente Valentyn Koval, di 22 anni, che ha raccontato di aver utilizzato per la prima volta un sistema HIMARS alla fine di giugno, dopo essere stato addestrato in una base militare in Germania, colpendo con i sei razzi da 90 chili una base russa, e distruggendola.

Nonostante l’efficacia dei nuovi sistemi occidentali, trasportarli è particolarmente complesso e l’addestramento dei soldati al loro utilizzo può richiedere settimane. Ai lanciarazzi inviati dagli Stati Uniti, si aggiungeranno ulteriori nove che verranno spediti da Germania, Regno Unito e Norvegia.

Il dibattito sul numero di HIMARS che sarebbero necessari alle forze armate ucraine per prevalere nella guerra di artiglieria contro la Russia è ancora piuttosto acceso. Gli ufficiali ucraini ne chiedono 300, secondo alcuni ufficiali del Pentagono ne servirebbero almeno 60.

HIMARS
Foto diffusa dall’esercito ucraino di un lanciarazzi HIMARS in funzione nell’oblast di Zaporizhzhia

In un editoriale sul Washington Post, il giornalista Max Boot ha criticato le voci interne all’amministrazione Biden secondo le quali gli Stati Uniti avrebbero ottenuto ormai gli obiettivi strategici prefissatisi, che prevederebbero la sopravvivenza di uno stato ucraino indipendente. Secondo Boot, affermare che questi obiettivi siano stati raggiunti mentre l’invasore russo controlla circa il 20% del territorio dell’Ucraina è oltremodo prematuro. Suggerisce, dunque, l’invio immediato dei lanciarazzi HIMARS o quantomeno l’annuncio dell’invio per rinforzare lo spirito del popolo ucraino e minare lo stato d’animo delle forze di invasione russe.

Intanto i video e le foto degli HIMARS in azione diffuse dall’esercito ucraino continuano ad essere diffusi online, soprattutto su Twitter e su alcuni canali Telegram. Anche tra le fila dell’esercito russo c’è chi riconosce il ruolo che stanno avendo gli HIMARS sulle linee del fronte, soprattutto in Donbas. Secondo Rob Lee, uno specialista delle forze armate russe del Foreign Policy Research Institute, Foreign Policy Research Institute, un think tank statunitense, i militari russi sembrano aver capito le capacità dei lanciarazzi in dotazione agli ucraini, e ne sono fortemente intimoriti.

 

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