“La felicità è un diritto”, Filangieri incontra gli ex operai Whirlpool – Già nella seconda metà del Settecento il filosofo napoletano Gaetano Filangieri pensava che la felicità fosse uno strumento per abbattere diseguaglianze con lo scopo di portare dignità ai singoli cittadini.
Ieri mattina l’attore Massimo Andrei, nelle vesti dell’illuminista partenopeo, ha fatto visita al circolo ricreativo degli ex dipendenti Whirlpool di Napoli. Proprio nel luogo, dove da più di mille giorni, centinaia di operai stanno lottando per il proprio futuro lavorativo, purtroppo ancora negato.
L’incontro tra gli ex lavoratori, le RSU ed il filosofo Filangieri ha rappresentato una perfetta cornice per la presentazione dei due nuovi episodi della web serie “Gaetano è tornato”, più precisamente, quelli attinenti al pensiero sulla garanzia d’equità del popolo da parte dei governi. Tale progetto, dedicato ad uno dei massimi giuristi d’Italia, è stato ideato dal giornalista Ettore de Lorenzo insieme a Marco Alifuoco.
“Abbiamo pensato di portare nel nostro tempo il filosofo illuminista napoletano, Gaetano Filangieri” spiega Ettore de Lorenzo; “Il suo pensiero è di straordinaria attualità. Filangieri parlava di diritto alla felicità e che questo diritto dovesse esprimersi attraverso l’impegno da parte dello Stato, di garantire un’equa distribuzione delle ricchezze e un lavoro dignitoso a tutte le persone”.
Il tema centrale dell’incontro, infatti, è stato proprio il “diritto alla felicità” che dev’essere per tutti, e deve necessariamente essere correlato al “diritto del lavoro”. Quel diritto, che riversa totalmente nella dignità umana, e che da sempre, viene rivendicato dagli uomini attraverso forti segnali di protesta.
“Ma chi si deve occupare di questo diritto?” si chiede a gran voce l’attore Massimo Andrei.
È questo il punto critico della questione, ovvero che in Italia, da sempre, vi è una lacuna costituzionale sostanziale, che merita di essere colmata con l’introduzione del “diritto alla felicità”, norma costituzionalmente garantita, già da molto tempo, dagli Stati Uniti d’America.
L’incontro si è concluso mediante un gesto simbolico, con la consegna a Gaetano Filangieri, di una maglietta con lo slogan “Napoli non molla” simbolo della lotta operaia.