sabato, Maggio 18, 2024
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Cognati uccisi a Sant’Antimo: suocero ossessionato da una relazione che non trova riscontri

Sant’Antimo – Raffaele Caiazzo si trova nel carcere di Poggioreale. Il suo fermo è stato convalidato dopo quattro ore di interrogatorio.

Il 44enne è apparso confuso davanti al PM Lojodice della Procura di Napoli Nord. Caiazzo è accusato di duplice omicidio volontario. Ma ci sono ancora dei punti interrogativi nella vicenda. L’arma del delitto non è stata ancora trovata e il secondo omicidio, quello di Maria Brigida Pesacane, non è stato confessato. Caiazzo ha ammesso di aver ucciso Luca Cammisa ma allo stesso tempo, di tutto quello che è successo dopo non ricorderebbe nulla.

Secondo gli investigatori, Raffaele Caiazzo era ossessionato dalla sua teoria che indicava genero e nuora come amanti. Una certezza per il 44enne che però, è bene sottolinearlo, con ogni probabilità non trova alcun fondamento nella realtà.

Come riporta Il Mattino, durante l’interrogatorio PM e investigatori hanno insistito sulla vita e sulle abitudini di Caiazzo, e pare sia emerso un problema con gli stupefacenti. Inoltre, sempre durante l’interrogatorio, sarebbe emersa una discussione tra il 44enne ed il figlio, vedovo di Maria Brigida, avvenuta mercoledì sera, dove Raffaele Caiazzo insisteva con le sue teorie della trescha tra cognati. Non trovando sponda nei suoi familiari che anzi l’avrebbero invitato a smetterla con questa storia.

Con il passare delle ore si sta delineando un quadro ancora più tragico di quello che la cronaca dei fatti aveva fornito.

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