È stato arrestato dalla squadra mobile di Catania il detenuto siciliano evaso mercoledì scorso dall’Istituto penale per minorenni di Airola, in provincia di Benevento. Il secondo invece, napoletano, non è stato ancora preso.
I due erano fuggiti attraverso un buco nel muro, nascosto dalla testiera del letto. Un tunnel al quale avevano lavorato evidentemente per giorni, scoperto solo quando i due detenuti avevano già guadagnato la fuga dal carcere.
Ci avevano già provato la settimana scorsa salendo sui tetti, approfittando della confusione seguita all’incendio di una cella, ma sono stati riacciuffati in tempo. Storia del degrado di un istituto minorile, quello di Airola, in provincia di Benevento, al centro delle polemiche da troppo tempo: si tratta di un palazzo del Settecento in centro città che non riesce a garantire la sicurezza di chi ci lavora e di chi è ospite. Tra i detenuti ci sono maggiorenni in attesa di trasferimento e ragazzi con problemi psichici, tutti stipati in spazi poco sicuri e con evidenti carenze igieniche.
Quella dell’arresto “È un’ottima notizia: ora è importante concentrare gli sforzi interforze per arrestare anche il secondo evaso” ha commentato Federico Costigliola, coordinatore regionale per il settore minorile della Campania del Sappe. “Va fatta, inevitabilmente, un’attenta analisi di quanto sta accadendo nella giustizia minorile. Da molto, troppo tempo arrivano segnali preoccupanti dall’universo penitenziario minorile“, aggiunge il segretario generale del sindacato, Donato Capece.
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