lunedì, Aprile 29, 2024
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Castellammare: estorsione alla Sonrisa, blitz contro il clan della Moscarella

La nuova organizzazione malavitosa sgominata oggi dalla Polizia di Stato e dalla Dda di Napoli è anche ritenuta responsabile di avere imposto una estorsione da 5mila euro al Grand Hotel La Sonrisa di Sant’ Antonio Abate, il cosiddetto Castello delle Cerimonie.

Questo episodio estorsivo viene contestato, in particolare a Michele e Silverio Onorato e a Salvatore Scotognella. Michele Onorato, è emerso dalle indagini, avrebbe impartito gli ordini agli affiliati mentre era detenuto nel carcere di Frosinone.

Il gip di Napoli Maria Luisa Miranda ha disposto l’arresto in carcere per Michele Onorato, 60 anni, ritenuto a capo del clan del rione Moscarella, e per il figlio Silverio, 34enne. La nuova organizzazione criminale di Castellammare – nata da una scissione nel clan Cesarano – è stata letteralmente dimezzata dalle misure cautelari emesse oggi. Arresto in carcere anche per la Carmela Zurlo, moglie dell’aspirante boss Michele Onorato, ritenuta la cassiera dell’organizzazione malavitosa guidata dal marito.

Il giudice ha disposto il carcere anche per Salvatore Scotognella, Pasquale Palma, Renato Avitabile, Michele Santarpia e Luciano Polito. Arresti domiciliari per Maria Onorato, figlia di Michele e, infine, obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Sabato Polese a cui viene contestato il reato di favoreggiamento aggravato.

Compare anche il nome di Sabato Polese, 75enne fratello del defunto “boss delle cerimonie” Antonio Polese, tra le persone iscritte nel registro degli indagati dalla Direzione distrettuale Antimafia di Napoli.

Sabato Polese è indagato per favoreggiamento aggravato dal metodo mafioso, sottoposto a obbligo di presentazione alla pg e non compare nella compagine societaria del Grand Hotel La Sonrisa, ma avrebbe incontrato un uomo ritenuto esattore del nuovo clan di camorra per riferirgli che la polizia aveva acquisito le immagini delle telecamere interne alla nota struttura ricettiva. La Sonrisa è stata recentemente colpita da una sentenza della Cassazione che ne prevede la confisca per lottizzazione abusiva.

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