lunedì, Aprile 29, 2024
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Calcio: studenti Caivano in stage a Coverciano per alternanza scuola – lavoro

Il ristorante e l’albergo di Coverciano sono ormai dei luoghi simbolo, non solo del Centro Tecnico Federale.

Qui pranzano, cenano e pernottano gli Azzurri e le Azzurre, quando sono in ritiro per preparare i loro impegni internazionali.

E qui – nel centro sportivo alle porte di Firenze, che lo scorso novembre ha festeggiato 65 anni di attività – si ritrovano tutti coloro che devono completare la loro formazione, per poter entrare come professionisti nel calcio italiano, qualsiasi sia il ruolo poi da ricoprire: allenatore, direttore sportivo, osservatore, preparatore atletico, match analyst…

Dalla sala ristorante di Coverciano la visuale lascia sempre a bocca aperta; un panorama che non smette mai di stupire: le enormi vetrate si affacciano sul campo principale, quello intitolato a ‘Vittorio Pozzo’, il Ct più vincente nella storia azzurra con due titoli mondiali, un oro olimpico e due Coppe Internazionali nel proprio palmarès personale. Il terreno di gioco è un manto perfetto, di un verde intenso che lascia lontano il malumore e invita a dare il meglio di se stessi.

Per quasi cinque mesi questa visione così perfetta da sembrare perfino poco reale, dove un poetico mare d’erba si incontra con la fatica e il sudore degli allenamenti, è stata la stessa che ha accompagnato il percorso di alternanza scuola-lavoro di sedici ragazzi, che si sono avvicendati in questa esperienza che rimarrà impressa per sempre nelle loro menti. Ognuno impegnato in uno stage di quindici giorni, all’interno della struttura ricettiva del CTF, in un progetto che ha coinvolto tutte le varie professionalità del settore turistico, dall’accoglienza alberghiera alla ristorazione.

Un percorso partito da lontano e che ha portato ad unire due realtà che mai come in questi mesi sono state così vicine: Coverciano, la casa del calcio italiano, e Caivano, in provincia di Napoli, che la preside Eugenia Carfora non fatica a definire una ‘zona fragile’, con una dicitura che racchiude le difficoltà ma anche l’amore per questa terra. Eugenia Carfora è la preside dell’Istituto Alberghiero F. Morano di Caivano, con cui la FIGC ha effettuato questa collaborazione per un innovativo progetto di alternanza scuola-lavoro. Il sei novembre c’era anche lei, ovviamente, quando i suoi ragazzi sono arrivati tutti insieme a Coverciano, per visitare il Centro Tecnico Federale e i luoghi che sarebbero stati poi teatro delle loro nuove esperienze professionali.

“Il fatto che sia stata la Federazione stessa a bussare alla mia porta mi rende ancora più contenta” aveva sottolineato la preside all’epoca, mascherando l’emozione con la sicurezza con cui pronunciava quelle parole. “È stata un’iniziativa di grande valore, sia dal punto di vista umano che professionale” sottolinea il presidente federale Gabriele Gravina, che poi continua: “Siamo felici che gli studenti dell’Istituto di Caivano abbiamo potuto cogliere questa opportunità, che è figlia di una precisa strategia federale sulla maggiore apertura del Centro di Coverciano alla cosiddetta società civile”.

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