Insulti omofobi sono stati rivolti durante la seduta del Consiglio della IV Municipalità di Napoli nei confronti dell’assessore alle Politiche sociali del Comune, Luca Trapanese. Lo denuncia il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Gennaro Acampora.
“La polemica, la critica, anche il contraddittorio talvolta duro e aspro fanno parte della dialettica politica. Ma se si confonde la franchezza degli argomenti con l’aggressione personale, e quando lo scontro ancora oggi, nel 2024, degenera in allusioni a presunti vantaggi clientelari ma soprattutto si spinge fino a vergognose offese omofobe, crediamo che chi ricopre incarichi istituzionali debba farsi da parte. Massima solidarietà all’assessore alle politiche sociali Luca Trapanese, Napoli non merita questo indegno spettacolo“, dice Acampora.
“L’assessore stava rispondendo per le deleghe di sua competenza su importanti questioni che riguardavano il territorio della IV Municipalità (San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale, Zona Industriale) – spiega Acampora – e rispondergli con insulti volgari e offensivi evidenzia non solo incompetenza, ma soprattutto assenza di valori, totale estraneità a qualsiasi sensibilità, qualsiasi senso dell’opportunità e della responsabilità politico-istituzionale che si ricopre“.
Non si è fatta attendere la risposta dell’Assessore Trapanese: “La frase offensiva? Se me l’avesse detta in faccia, da soli, nel chiuso di una stanza, avrei deciso subito come rispondere. Ma dal momento in cui lei è uscita in una sala piena di gente, urlando pubblicamente parole omofobe, che mi sono state riferite successivamente, questo non lo potevo consentire. Era un’offesa per un’intera comunità, pronunciata da una consigliera della Municipalità contro un assessore comunale“.
Non si placa la polemica tra Luca Trapanese, assessore al welfare di palazzo San Giacomo e la consigliera della Quarta Municipalità, Eliana Troise. Al centro dello scontro, un’accesa discussione a margine della riunione del Consiglio di venerdì scorso, finita a suon di offese, anche di carattere omofobo.
“È stato un Consiglio faticoso – racconta all’ANSA Trapanese – in discussione c’erano tanti temi, questa consigliera era molto concitata, molto esagitata ed anche inesperta, non mi lasciava parlare al microfono, dovevo urlare nel microfono per spiegare le cose, non è stata mai fermata da nessuno, entrava e usciva dal Consiglio sbattendo la porta e rientrava intervenendo quando ne aveva voglia. Nell’entrare e nell’uscire, ha fatto questa dichiarazione dicendo ad alta voce, fuori dall’aula, questa frase infelice, offensiva, di chiaro stampo omofobo“.
“Posso capire l’ignoranza e l’incapacità di gestire la rabbia – aggiunge l’assessore – ma lei, nello sbattere la porta, è uscita dall’aula consiliare, raggiungendo l’androne dove c’erano persone in fila, uscieri, altri consiglieri, assistenti sociali, il direttore della Municipalità che le ha più volte chiesto di interrompere queste urla. Dopo essere andato via, mi hanno riferito che la consigliera mi aveva accusato di fregarmene dei disabili, solo perché pago di tasca mie le terapie di mia figlia, sgravando la sanità pubblica e liberando così il posto per qualche altro bambino che aspetta anche da due anni“.
È arriva anche la reazione della consigliera Troise, che ha inviato un comunicato controfirmato dal suo avvocato: La sottoscritta Eliana Troise, docente di scuola superiore e consigliera della IV Municipalità del Comune di Napoli, eletta nella coalizione della maggioranza che guida l’ente, è fortemente indignata per le parole offensive e prive di qualsiasi fondamento, in quanto non documentate, espresse dall’assessore Luca Trapanese sulla stampa cittadina.
Nelle accuse si fa riferimento a frasi omofobe che hanno fortemente condizionato l’opinione pubblica cittadina, pronunciate davanti a soggetti ad oggi non identificati. Le accuse dell’assessore Trapanese costituiscono una grave offesa all’immagine personale, politica e lavorativa della consigliera municipale che MAI , in alcuna occasione ha proferito frasi omofobe e/o offensive verso chiunque.
Per tale ragione, se l’assessore Trapanese non indicherà espressamente il o i soggetti davanti ai quali sono state espresse le frasi offensive, consentendo il diritto di difesa, avendo creato una situazione di ingiustificata indignazione nei confronti della consigliera Eliana Troise, verrà dato mandato allo studio legale Ricciuto di agire in tutte le sedi giudiziarie per la migliore tutela dei propri diritti.
Il ricavato delle azioni risarcitorie verrà versato in favore delle associazioni LGBT, in particolare alle associazioni genitoriali, verso i cui membri la consigliera Eliana Troise ha sempre manifestato rispetto e solidarietà disprezzando ogni comportamento omofobo.
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