Presso il Palazzo del Governo, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha presieduto una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza sulle misure di contrasto agli incendi in area metropolitana, con i rappresentanti degli enti territoriali, i vertici delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, dell’Esercito Italiano- Operazione Strade Sicure, della Polizia metropolitana, della Protezione civile regionale, dell’Arpac e delle Asl competenti, tutti impegnati nella lotta agli incendi boschivi e alla recrudescenza degli episodi di roghi di rifiuti.
Alla riunione hanno, altresì, partecipato, oltre ai Sottosegretari Giuseppina Castiello e Tullio Ferrante, numerosi parlamentari del territorio: il Sen. Gianluca Cantalamessa; il Sen. Luigi Nave, il Sen. Francesco Silvestro, l’On. Gaetano Amato, l’On. Carmela Auriemma, l’On. Francesco Emilio Borrelli, l’On. Alessandro Caramiello, l’On. Dario Carotenuto, l’On. Annarita Patriarca e l’On. Pasqualino Penza.
Il Prefetto ha evidenziato, in primo luogo, l’intensa attività di contrasto agli incendi e alla prevenzione delle situazioni di pericolo, con l’adozione di direttive in materia di
– intensificazione dei servizi di contrasto all’azione dei piromani;
– intensificazione delle attività di manutenzione straordinaria del verde pubblico;
– controlli delle polizie locali sul rispetto delle ordinanze sindacali relative alla pulizia delle aree verdi private e ai divieti di accensione di fuochi e di altre attività che possono causare incendi;
– potenziamento di ogni iniziativa strumentale a rendere più efficace la capacità di reazione delle unità antincendio (verifica delle prese idriche, mappature delle vasche, ecc.);
– sensibilizzazione della popolazione e delle categorie produttive sui rischi e sui comportamenti di autoprotezione.
Con l’ondata di alte temperature e con l’elevata ventosità, è stata ulteriormente intensificata la prevenzione di sversamenti e incendi di rifiuti, dando ulteriore impulso al Piano straordinario dei controlli, varato in previsione della stagione estiva.
Il Piano prevede servizi flessibili, in rapporto al costante aggiornamento del quadro informativo ed un puntuale meccanismo di monitoraggio della situazione su area vasta, oltre al raccordo con i servizi aggiuntivi avviati dalle polizie locali dal 15 giugno, grazie alle risorse del Fondo Unico di Giustizia attribuite dal Ministero dell’Interno ai Comuni della Terra dei Fuochi.
Un ulteriore profilo riguarda l’implementazione del data base gestito dalla società ambientale SMA Campania, a supporto dell’azione delle Forze di polizia, e il miglior utilizzo dei dati dei sistemi di videosorveglianza.
In particolare, sono stati intensificati i controlli continuativi su strada e la sorveglianza aerea, con il concorso dei mezzi aerei dell’Esercito-Operazione Strade Sicure, del Reparto Aeronavale della Guardia di Finanza e dei Vigili del fuoco. Tutte le Forze dell’ordine hanno incrementato la vigilanza anti sversamento, nel quadro della generale attività di controllo del territorio.
Nei prossimi giorni è prevista anche la sottoscrizione di un nuovo protocollo per il ritiro gratuito delle plastiche agricole abbandonate nei territori della Terra dei fuochi ad opera del consorzio Polieco.
Ulteriori iniziative in materia di prevenzione di roghi di rifiuti hanno riguardato:
– aperture straordinarie e prolungate di isole ecologiche e centri di raccolta comunali;
– attivazione, da parte degli enti proprietari delle strade, di un costante monitoraggio di sversamenti e micro abbandoni di rifiuti lungo le arterie viarie;
– richiamo ai comuni sulla possibilità di aderire al protocollo Ecopneus per il ritiro di pneumatici abbandonati.
Tali misure si coniugano con le iniziative che il Commissario Nazionale per le Bonifiche in Terra dei Fuochi, Gen. B. Carabinieri Giuseppe Vadalà, sta avviando sul territorio in tema di rimozione straordinaria dei rifiuti, monitoraggio delle aree critiche e misure di prevenzione e tutela della salute pubblica.
Negli ultimi sei mesi, nei 54 comuni della Terra dei fuochi nell’area metropolitana di Napoli l’attività di contrasto ha prodotto oltre 5 milioni e 600.000 euro di sanzioni amministrative; 280 denunce; 320 veicoli sequestrati e 153 attività sottoposte a sequestro (tra queste ultime, vi sono imprese attive nel settore del materiale ferroso, depositi edili, siti di stoccaggio, autodemolitori e officine meccaniche).
Si tratta di un aumento dei risultati conseguiti rispetto all’anno precedente che si attesta intorno al 20%, grazie anche a massicce perlustrazioni e controlli su strada effettuati dalle pattuglie di Carabinieri territoriali, Noe e Forestali, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Esercito, Polizia Metropolitana e Polizie locali, assistite da assetti droni.
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