Invitano i sostenitori a portare con sè le bandiera della Palestina, ma anche “pentole e cucchiari per fare rumore”. Sono gli attivisti che da NAPOLI si stanno mobilitando per sostenere la Global Sumud Flotilla.
Una nuova manifestazione è in programma domenica 7 settembre, alle 18, al molo Beverello del porto di NAPOLI.
“Domenica 7 settembre – ricordano – le navi della Global Sumud Flottilla salperanno definitivamente e noi, da terra, abbiamo il compito di sostenere le donne e gli uomini che con coraggio e determinazione stanno sfidando il blocco militare illegittimo dello stato d’Israele che stringe la Striscia in una morsa letale. Portiamo con noi – alle 18 di domenica 7 settembre, al molo Beverello – pentole, cucchiarelle, padelle e tutto ciò che servirà a fare rumore, sventolando le bandiere e i colori della Palestina per ribadire con forza che noi siamo la Flotta dell’umanità”.
È di ieri pomeriggio l’ultima manifestazione per la Palestina che si è tenuta nel centro di NAPOLI. “Ci lasciamo alle spalle una giornata incredibilmente bella e partecipata: ieri – spiegano gli organizzatori – più di 2mila persone a NAPOLI, più di 4mila a Bologna e a Milano e altre migliaia in tutta Italia hanno manifestato ancora una volta il proprio sostegno alla Palestina, al suo popolo e alla Global Sumud Flotilla. Una risposta determinata e chiara nei contenuti, quella arrivata ieri a largo Berlinguer, che non riusciva a contenere la straordinaria partecipazione di chi, non solo da NAPOLI, si è organizzato per esserci. Abbiamo ribadito in modo chiaro che i nostri occhi vanno tenuti puntati sulla Flotilla, certo, ma che quegli stessi occhi devono rimanere ben aperti su Gaza, su chi in questo momento resiste sotto il fuoco delle bombe e ai morsi della fame utilizzata come arma di distruzione di massa”.
Un chiarimento riguarda anche un caso sollevato ieri sul patrocinio di Comune di NAPOLI e Città Metropolitana – poi revocato – all’evento “Falafel e Democrazia. Il Mediterraneo si incontra a NAPOLI” in programma domenica 14 settembre al Real Bosco di Capodimonte.
“L’evento, non ancora annullato – ricordano gli attivisti – vede come “main guest” Ehud Olmert, ex primo ministro d’Israele ai tempi dell’operazione “Piombo Fuso”, durante la quale vennero utilizzate le bombe al fosforo bianco e vennero così mietute più di mille vittime palestinesi. Al netto del suo maldestro tentativo di condannare il genocidio in corso, Olmert a NAPOLI non è ospite gradito, così come non è gradito – mai – chi giustifica o minimizza il massacro in corso“.
A decidere la revoca del patrocinio il sindaco Gaetano Manfredi, alla luce di una richiesta formulata in tal senso dai capigruppo di maggioranza in Consiglio comunale. Ma tra i consiglieri c’è chi, come Sergio D’Angelo, di NAPOLI solidale, invita “tutto il mondo che sostiene la causa palestinese ed è vicino all’iniziativa della Global Sumud Flotilla” a ritrovarsi il 14 settembre, nel giorno in cui si terrà “Falafel e democrazia” a “ritrovarsi al Bosco di Capodimonte per manifestare la propria distanza. NAPOLI – aggiunge – non è complice. Nè oggi per il genocidio in corso a Gaza, nè per la politica di sistematica repressione che il popolo palestinese subisce da decenni. Anche quando Olmert era premier di Israele“.
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