Si sta diffondendo su TikTok un fenomeno inquietante: live in cui presunti sensitivi affermano di dialogare con le anime dei familiari defunti degli utenti collegati. Una nuova frontiera di spettacolo, manipolazione e business che trasforma il lutto in show pubblico e in profitto personale.
Sin dai primi riscontri, l’Associazione “La Battaglia di Andrea” ha condiviso la situazione con l’Onorevole Francesco Emilio Borrelli, che ha immediatamente preso atto della gravità della segnalazione e garantito la massima disponibilità al confronto e al monitoraggio costante di questo fenomeno, con l’obiettivo comune di tutelare chi è più fragile.
Il Presidente dell’Associazione, per comprendere realmente ciò che stava accadendo, nelle ultime settimane ha monitorato personalmente diverse di queste live, osservando tecniche di manipolazione emotiva, messaggi inventati e presunte comunicazioni “dall’aldilà”. In molti casi, gli utenti vengono costantemente spinti a inviare gli “obiettivi TikTok” — che per chi conduce la diretta diventano denaro reale. In pratica: sfruttamento economico del lutto.
Le vittime sono spesso persone fragili, già segnate da sofferenze psicologiche, lutti recenti, vulnerabilità profonde. Persone che cercano conforto… e che invece finiscono nelle mani di chi probabilmente specula sulle loro emozioni.
In un caso segnalato, durante una diretta l’“anima” arrivata dalla presunta sensitiva collegata su TikTok avrebbe addirittura dichiarato alla parente collegata che non si trattava di un incidente stradale, ma che era stata “uccisa”. Un messaggio probabilmente inventato, che avrebbe potuto generare conseguenze gravissime, persino ritorsioni reali.
Asia Maraucci, Presidente dell’Associazione “La Battaglia di Andrea”, dichiara:
“Nelle ultime settimane diverse persone si sono rivolte alla nostra Associazione chiedendo tutela e supporto per denunciare questi comportamenti. Parliamo di persone ferite, esposte e facilmente manipolabili. Noi siamo nati per proteggere chi è fragile, e questa è una deriva gravissima dove il dolore viene trasformato in guadagno. L’Associazione ha già fornito al proprio legale Sergio Pisani tutto il materiale raccolto che comprova i raggiri e le pratiche ingannevoli osservate”.
Chi entra in queste live, pensando di trovare conforto, finisce per finanziare chi lucra sulla disperazione, chiamando questi soldi semplicemente “obiettivi”.
Per questo l’Associazione La Battaglia di Andrea annuncia che presenterà denuncia alla Procura della Repubblica e chiederà l’intervento della Guardia di Finanza, affinché venga fatta piena luce su eventuali ipotesi di reato: frode, truffa e sfruttamento economico delle fragilità umane. Sarà la magistratura a stabilire eventuali responsabilità e se in questo fenomeno emergano profili penalmente rilevanti.
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