Livio Rousseau, il fidanzato di Chiara Jaconis racconta la sua vita dopo la tragedia assurda avvenuta a Napoli il 15 settembre 2024 attraverso le colonne del Gazzettino Veneto:
“Non provo rabbia, solo amarezza. E voglio andare avanti. Per Chiara. Non sto né meglio né peggio. Certo, la gestione del caso poteva essere diversa, senza farci aspettare così tanto per sapere la verità, tanto nulla mi ridarà indietro Chiara. Una parte di me è contenta che l’indagine sia andata avanti, un’altra si pone sempre la stessa domanda. Tra tutti i momenti in cui poteva cadere quella statua, perché proprio quando c’era Chiara lì sotto?“.
Pochi giorni fa è arrivata la notizia che a gettare la statuetta che colpì mortalmente in testa Chiara Jaconis fu un 13enne, quindi non imputabili, con problemi gestionali.
“Ci facciamo forza a vicenda con la sorella e con i genitori di Chiara. So come funziona in questi casi, immagino che quei genitori (del 13enne) si siano fatti consigliare e l’indicazione sia stata di restare in silenzio. Provo amarezza, ma non rabbia“.
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