venerdì, Aprile 26, 2024
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Baretti e movida violenta: la denuncia dei comitati

di Raffaele Accetta– Tornano le giornate soleggiate e le temperature miti, e con esse tornano a riversarsi per le strade del centro di Napoli i giovani della città, in cerca di svago per il weekend.

Ne sono testimoni gli abitanti della zona di Chiaia che, insieme ai comitati, lamentano mancanza di controlli e telecamere insufficienti, preoccupati dagli avvenimenti dello scorso fine settimana nell’area dei baretti.

Diciannovenne finito in ospedale

Una lite per motivi apparentemente futili, sfociata in rissa e poi in aggressione. J.I., diciannove anni di Scisciano, è stato accoltellato e ferito ai glutei lo scorso sabato in vico Satriano, nei pressi di Piazza dei Martiri. Sono intervenuti i soccorsi del 118, che hanno trasportato il ragazzo all’ospedale S. Paolo, dove è stato successivamente ricoverato.

La denuncia del comitato “Chiaia viva e vivibile”

“Purtroppo molte cose non sono cambiate. Non abbiamo ancora avuto le telecamere di videosorveglianza promesse dalla Regione che aveva stanziato i finanziamenti.” Questo il commento di Chiara Rodinò, presidente del comitato “Chiaia viva e vivibile“, che segnala la diminuzione dei controlli rispetto all’anno passato (non ci sono più le pattuglie miste che girano a piedi e la polizia municipale va via prima) e la vendita di alcolici a minorenni nonostante le numerose multe ad alcuni bar: “Dopo una serie di multe è prevista la chiusura per alcuni giorni, ma quei bar fuorilegge non hanno mai chiuso. Avevamo chiesto di anticipare l’orario di chiusura dei bar che ora è alle tre e mezza del mattino. Perché è a quell’ora che i ragazzini si scatenano con l’alcol a prezzi bassissimi.”

Controlli su tutta la città di Napoli

Questo fine settimana i vigili hanno controllato a tappeto varie zone di Napoli. Hanno diffidato e multato per duemila euro un bar che diffondeva musica ad alto volume e che era già stato multato, ed hanno individuato al Vomero trentacinque minorenni che avevano bevuto. Resta però il problema dei baretti di Chiaia, una zona in cui dopo una certa ora l’alcol è alla portata di tutti e dove i piani di controllo del territorio non sono serrati come lo scorso anno.

Le iniziative delle associazioni

Le associazioni del territorio intanto, dopo essersi riunite il 21 marzo, stanno organizzando iniziative per recuperare la vivibilità della città (si pensa a gazebo informativi e ad una manifestazione), nella speranza che l’episodio della notte del 23 sia solo un accadimento isolato e non il battesimo di una primavera-estate di fuoco.

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