venerdì, Aprile 26, 2024
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Truffe all’INPS: impiegati denunciati per falso sussidio di disoccupazione

Basandosi sui soli accertamenti preliminari ispettivi dell’Inps, il comando provinciale della Guardia di finanza di Caserta è riuscita a risolvere un dilemma al quale non si riusciva a trovare una risposta. In seguito a diversi approfondimenti investigativi su 14 società, gli ispettori hanno scoperto la grande truffa che si celava dietro le centinaia di assunzioni di molti lavoratori.

La Truffa

Formalmente, tutte le società dichiaravano di  aver assunto un gran quantitativo di lavoratori per poi licenziarli tutti, creando così il presupposto normativo per permettere loro di ottenere l’indennità mensile di disoccupazione da parte dell’Inps.

Numerose erano le sedi operative inesistenti, con tanto di falsa contabilità e insussistenza delle attività dichiarate. In poche parole, le società create dai truffatori non erano altro che “scatole vuote” create al solo scopo di assumere un ingente quantitativo di lavoratori che poi venivano formalmente licenziati.

Le Indagini

Sfortunatamente, le investigazioni abilmente svolte hanno portato ad un triste dato di fatto: gli episodi avvenuti negli ultimi mesi sono stati solo una copia di fenomeni già accaduti in passato. I comuni dell’agro aversano, come Villa Literno o Castel Volturno, sono stati i luoghi in cui si è registrata la più alta attività di imprese “fantasma”. I settori lavorativi che hanno usufruito di queste attività illecite sono stati perlopiù di edilizia, volantinaggio e servizi di pulizia

I Risultati

L’ammontare dei danni recati all’Ente previdenziale per mano delle numerose attività illecite (circa 392) risulta aggirarsi intorno ai 3 milioni di euro. Per lo stesso motivo, numerosi sono stati gli interventi repressivi, che non hanno però intimorito il cospicuo numero di investitori fraudolenti

Frode fiscale e falso bilancio sono solo due della moltitudine di reati denunciati nel corso degli ultimi mesi . Agli interventi richiesti, vanno inoltre aggiunte le richieste di indennità illegali già inoltrate e non concesse, grazie alle indagini attuate dallo stesso Ente previdenziale.

La Soluzione

La coalizione tra avidi imprenditori e professionisti del settore non ha quindi portato i risultati sperati. Al contrario, grazie ad ispezioni ed indagini accurate, come in passato con l’indagine “Muro di carta”, anche oggi le Fiamme Gialle sono riuscite a sventare un’operazione che avrebbe recato danni alquanto seri all‘equilibrio già precario dell’economia in Campania.

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