sabato, Aprile 20, 2024
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La nuova “brutta” faccia di Napoli: le baby gang

Il fenomeno delle baby gang a Napoli sta diventando una piaga sempre più profonda per la città, una piaga che però non sembra trovare una soluzione.

Due sono gli episodi più eclatanti messi in atto dai gruppi di teppisti che sono stati documentati.

Il primo vede come protagonisti una decina di ciclomotori sui quali, da piazza Trieste e Trento, arriva in Piazza Plebiscito l’orda pronta ad attaccare. Il fatto che arrivino in una zona a traffico limitato è il primo segnale che mandano: per loro, le regole non valgono. Una volta arrivati nella piazza dal lato del Palazzo Reale, i motori rombano e i clacson suonano all’impazzata, come si fa in occasione dei grandi festeggiamenti. In questo caso, però, c’è ben poco da festeggiare: si tratta solamente di un ulteriore sfoggio della loro presunzione. In piazza, nel mentre, un gruppo di turisti cerca di non essere travolto da quella sorta di mandria urbana impazzita.

Il secondo episodio documenta, invece, uno dei tanti atti di violenza del gruppo, questa volta più esiguo: due motorini, due ragazzi che riprendono la scena e due carnefici. Il gesto è tanto semplice quanto umiliante: i pedoni sui marciapiedi vengono presi a schiaffi al passaggio dei giovani delinquenti. La violenza è tale da rendere udibile lo schiocco dello schiaffo nonostante il rumore dei motori.

Episodi di questo genere, purtroppo, stanno dilagando non solo a Napoli.

Sempre più giovani, infatti, inebriati da quel senso di onnipotenza alla quale si può accedere grazie alla violenza, sono propensi all’emulazione di gesti simili.

Ad alzare la voce contro il fenomeno delle baby gang sono il consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli e il conduttore radiofonico Gianni Simioli.

Dopo l’esasperata richiesta d’aiuto dei cittadini, Borrelli e Simioli hanno diffuso un comunicato dove affrontano la questione. I due vedono come causa principale dei comportamenti di questi giovani scellerati l’incompetenza genitoriale nel fornire ai figli, sin dalla tenera età, l’adeguata educazione.

La possibilità che si entri in un circolo vizioso è dietro l’angolo.

Episodi come quelli in Piazza Plebiscito o dello schiaffo ai passanti “sono piccoli segnali – affermano infatti – che rappresentano il preludio di un’educazione all’insegna della delinquenza. La situazione di questi ragazzini sta sfuggendo di mano. La Prefettura deve capire la portata del problema e predisporre interventi mirati e concreti o finiremo per allevare nuovi delinquenti”.

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