giovedì, Marzo 28, 2024
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Rubati 420mila euro tra Napoli e Caserta, arrestata banda di rapinatori

Sei rapine alla Banca Popolare di Bari tra Napoli e Caserta e un bottino di 420mila euro: sei arresti e un divieto di dimora per sette giovani rapinatori.

Sono tutti under 30 i membri della banda di rapinatori sgominata grazie all’intervento degli uomini della Squadra Mobile della Questura di Napoli e del Commissariato di Giugliano-Villaricca. La banda, che operava tra Napoli e Caserta ed era formata da sette giovani tra i 19 e i 26 anni, tra cui una donna venticinquenne, ha messo a segno sei rapine tra novembre 2017 e settembre 2018, per un bottino complessivo di circa 420mila euro.

Sette le misure cautelari eseguite: sei arresti e un divieto di dimora sono stati notificati ai membri della banda, tutti originari di Giugliano in Campania (NA). Contestati i reati di associazione a delinquere, rapina e tentata rapina aggravata, lesioni personali aggravate e falso.

Le indagini

Le indagini sono partite dalla rapina alla filiale della Banca Popolare di Bari di Giugliano nel gennaio 2018. In quell’occasione, la banda riuscì a portar via un bottino di 119mila euro.

Gli agenti della polizia e gli inquirenti della Procura di Napoli Nord, guidati dal Procuratore Francesco Greco, hanno incastrato i criminali attraverso le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza dell’istituto bancario e le intercettazioni telefoniche.

I colpi, compiuti tra novembre 2017 e settembre 2018, sono stati tutti a danno della Banca Popolare di Bari, le cui filiali non sono protette da vigilanza esterna. Le rapine sono state messe a segno a Napoli, dove i giovani rapinatori hanno svaligiato due filiali, ma anche in provincia. Due colpi sono stati eseguiti a Frattamaggiore e uno a Succivo (CE). Invece, a Casoria, dopo una colluttazione con il direttore e un bottino di poco più di 6mila euro, i rapinatori non hanno concluso il lavoro e sono fuggiti. A Casalnuovo la rapina è stata evitata grazie al pronto intervento di un agente di polizia non in servizio, il quale ha messo in fuga i ladri.

La banda non aveva un modus operandi seriale; al contrario, utilizzava diverse tecniche per minacciare i presenti. In alcuni casi, clienti e dipendenti sono stati immobilizzati con fascette di plastica, in altri minacciati con taglierini e pistole; in altri ancora i rapinatori si sono presentati a volto coperto, con parrucche, occhiali e cappucci.

Secondo gli inquirenti, il bottino complessivo ammonterebbe ad oltre 420mila euro, con grandi disparità in termini di risultati. Infatti, si andrebbe dai 50 euro sottratti ad una cassiera durante una delle rapine di Frattamaggiore, a cifre che oltrepassano i 70mila euro, come nel caso dell’altro colpo a Frattamaggiore (73mila), Giugliano (119mila) e Succivo (127mila).

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