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27 gennaio: la Giornata della Memoria a Napoli

27 gennaio, giornata internazionale della Memoria: ecco tutti gli eventi a Napoli

Il 27 gennaio di 75 anni fa le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Nel sessantesimo anniversario dell’accaduto, nel gennaio del 2005, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite decise di istituire una Giornata internazionale della Memoria, in ricordo del passato e come monito per il futuro.

Oggi quindi anche la città di Napoli fa partire varie iniziative per tale ricorrenza, per far riflettere tutte le fasce di età sui terribili avvenimenti dell’olocausto. Gli eventi però sono già iniziati qualche giorno fa. Già venerdì 24 gennaio, ad esempio, è stato possibile ascoltare la testimonianza della più piccola bambina salvata dal ghetto di Varsavia, Elżbieta Ficowska, in piazza Forcella.

Il programma della La Giornata della Memoria a Napoli

Ecco il programma degli eventi di oggi per la Giornata della Memoria a Napoli:

  • ore 9.00: nell’Aula Magna Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli (Via Mezzocannone 8) si terrà un seminario permanente dal titolo Sotto il segno della razza: lo sterminio dei bambini.
  • ore 10.00: presso la prestigiosa Sala degli Archivi Gentilizi dell’Archivio di Stato Napoli si terrà uno spettacolo-dibattito “Ricordare è un dovere, la moglie ebrea”. Rosaria De Cicco reciterà nei panni de “La moglie ebrea” di Bertolt Brecht. In occasione dell’evento saranno esposti in mostra alcuni documenti significativi sul tema nella medesima Sala degli Archivi Gentilizi. E’ necessaria la prenotazione al numero 3474874828 oppure tramite email (sebeziaonlus@gmail.com). Il costo è di 5 euro.
  • dalle ore 10.00 alle ore 16.00: al MEMUS (Museo e Archivio Storico del Teatro di San Carlo di Napoli) proiezione gratuita ogni mezz’ora del documentario “The Short Life Of Anne Frank”. Il documentario narra, attraverso la drammatica vicenda privata della famiglia Frank, le atrocità delle Seconda Guerra Mondiale e sulla persecuzione degli ebrei.
  • ore 10.30: in via Luciana Pacifici (zona Borgo Orefici) si terrà una cerimonia in ricordo di Luciana Pacifici vittima delle leggi razziali nel corso della quale il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris deporrà una corona di alloro. Seguirà un momento di raccoglimento presso le pietre di inciampo in Piazza Bovio.
  • ore 11.00: alla Camera di Commercio ci sarà un evento il cui titolo riprende il famoso saggio di Hannah Arendt: “La banalità del male, letture e canti per non dimenticare”.
  • ore 11.00: al Cinema Teatro Sofia a Pozzuoli, la terza edizione di  “Ricordare per non ripetere” acura del Istituto Comprensivo “Massimo Troisi” di Napoli e l’Associazione La giostra di Napoli. Una giornata per condividere e tentare di far comprendere la crudeltà dell’uomo alle giovani generazioni.
  • ore 17.30: a Palazzo Donn’Anna in via Posillipo si terrà la quarta edizione dell’incontro “21- Il binario nero dell’indifferenza. Il memoriale della Shoah di Milano dall’invisibile al visibile”. L’incontro è a ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Altri eventi in occasione della Giornata della Memoria

Le iniziative a Napoli non si limiteranno alla giornata di oggi. Infatti venerdì 31 gennaio si prosegue con un evento per celebrare la Giornata della Memoria, con la partecipazione dello storico Guido D’Agostino, Franco Tavella e Antonio Amoretti. L’evento sarà a cura di SPI CGIL di Bagnoli, di Fuorigrotta, del Vomero e della CGIL Napoli. L’inizio sarà alle ore 17.00 e si terrà alla SPI CGIL di Bagnoli, in Via Ilioneo 69/F.

Eleonora de Majo (assessore alla Cultura e al Turismo al Comune di Napoli), l’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, dell’Antifascismo e dell’Eta’ contemporanea e l’ANPI Napoli sono promotori di tutto il programma per la Giornata della Memoria.

L’assessore de Majo ha dichiarato a tal proposito:

«Gli eventi cittadini sono volti al fine di non dimenticare. Vogliamo raccontare in quale contesto politico e culturale, in quale clima riuscì a crescere e a maturare l’idea dello sterminio di un intero popolo, della soluzione finale, al fine di dimostrare cosa può accadere quando si normalizza la barbarie. Essa può addirittura diventare normalità».

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