venerdì, Aprile 19, 2024
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“Tango Fatal – Tango y Amor!”: Le melodie del tango prendono vita all’Augusteo

Al Teatro Augusteo lo spettacolo “Tango Fatal – Tango y Amor!” della compagnia internazionale di Tango diretta dal ballerino e coreografo di fama internazionale Guillermo Berzins.

Le melodie del tango argentino prendono vita grazie ad un’idea di Guillermo Berzins. Nato a Buenos Aires e paragonato al Roberto Bolle del tango, ha deciso di portare in Europa la magia di questo ballo passionale.
In attesa che lo spettacolo abbia inizio una melodia tanguera si diffonde in sala, ed ecco che le luci si spengono ed il maestoso sipario si apre. Sullo sfondo del palco c’è l’orchestra, davanti i ballerini che aprono le danze. Gli spettatori vengono catapultati nell’Argentina di tanti anni fa, quella che diede vita al tango.

La coreografia entra nel vivo ed assistiamo ad un “duello” tra due compratidos, El Compradrito è una figura chiave del tango poiché è stato uno degli attori principali della nascita di questo genere; una sorta di boss che si aggira per le strade ed i vicoli di Buenos Aires con un coltello in tasca; un personaggio baldanzoso più interessato a ballare e corteggiare le donne che a cercare la rissa.

Le coreografie ripercorrono tutte le tappe evolutive di questo sensuale e nostalgico ballo dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, dal tango canyengue all’energia contagiosa del folklore argentino, fino ad arrivare a spettacolari coreografie contemporanee.

Gli otto ballerini alternano diverse coreografie, ciascuna coppia si intervalla nella ballata della milonga argentina mostrando una sensualità e una leggerezza di movimenti che solo questo tipo di ballo riesce a dare, danno vita a performance dalla forte carica emotiva e sensuale, dove l’uomo guida e la donna segue, seppur con movimenti del corpo differenti. La camminata sensuale, l’incontro tra uomo e donna, lui che le cinge la vita e lei che si lascia guidare, i volti sono seri immersi nella magia del momento, una magia che trasmettono al pubblico in sala, il rumore dei passi sul pavimento dà intensità e solennità al momento.

I vincitori del Festival & Campionato italiano di tango argentino Alessandro Cavallaro e Marcella Monaco si esibiscono con Recuerdo, straordinarie le performance del primo ballerino Guillermo Berzins accompagnato da Marijana Tanaskovic, ballerina dotata di una grande capacità tecnica e interpretativa, e quelle di Costanza Gruber, Gabriel Gomez, Eleonora Visentin e Martin Acosta.

Ciascuna coppia riesce a dar vita ad uno spettacolo straordinario ed unico nel suo genere, riescono a mantenere viva l’attenzione degli spettatori nelle oltre due ore di rappresentazione; attraverso coreografie che rievocano le magiche atmosfere argentine intrise di nostalgia, malinconia, sensualità, passione e rabbia, perché come diceva Borges:

“Il tango è un pensiero triste”.

Suggestiva la performance della caccia, siamo nella foresta ed i guachos sono intenti a cacciare. Muniti di bombos e boleadoras danno vita ad un’esibizione avvincente e affascinate. Riportano in vita, attraverso i suoni degli strumenti di caccia e i movimenti tipici, un vissuto che seppur lontano dai nostri tempi riesce a suscitare curiosità e interesse. Il corpo di ballo conclude lo spettacolo scendendo dal palco e ballando tra la folla di spettatori che li applaudono entusiasti.

Il tutto è accompagnato dalla maestria dei musicisti diretti da Oksana Peceny violinista dotata di una straordinaria bravura che attraverso l’archetto riproduce una melodia che oltre le corde del violino tocca anche quelle del cuore. Una performance straordinaria, intensa, carica di emozioni accompagnata da Marko Tursic al contrabasso, Aleksander Zivko al pianoforte, Andraz Frece al bandoneon e Matic Dolenc alla chitarra. L’orchestra situata sullo sfondo del palco sembra avere in realtà un palco a sé pur fondendosi con le coreografie dei ballerini; un palco nel palco.

L’Augusteo un teatro antico come “antico” è il tango argentino. La platea, in discesa quasi ad abbracciare e ad avvolgere il palco, ben si fonde con l’elemento principe della serata: il tango!

                                                                                               Recensione a cura di Veronica Amendola

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