mercoledì, Maggio 8, 2024
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Coronavirus: il miracolo di Lina, guarita a 103 anni

Il caso di Lina, guarita a 103 anni

L’emergenza coronavirus sta mettendo alla prova il sistema sanitario: fra l’angoscia della quarantena nazionale e il panico che emerge dai telegiornali, talora una buona notizia può mettere una dose di buonumore. Raffaele De Palma è un noto immunologo di Pratola Serra (Avellinese, dunque). Insegna Medicina Interna e da dicembre è primario nel reparto di Medicina Interna a Orientamento lmmunologico e Medicina Traslazionale al San Martino di Genova: è un uomo pragmatico e competente nel suo lavoro, di risultati.

Il medico è responsabile di quello che sembrerebbe un record: la guarigione di Lina, paziente di quasi 103 anni, soprannominata Highlander (e per un buon motivo). L’anziana, contagiata dal coronavirus, è stata ricoverata nel reparto guidato dal prof De Palma. Quest’ultimo è un reparto riconvertito di recente per accogliere unicamente i malati di Covid.

Rerndesivir, un farmaco sperimentale

«Siamo diventati un hub per la Liguria – commenta il campano De Palma, ancora sorpreso del risultato – Al momento ospitiamo ventidue pazienti positivi, ma manteniamo ancora un’ala del reparto ‘pulita’, come si dice in gergo, con sei malati risultati per fortuna negativi al secondo tampone». De Palma ha seguito di persona il caso dell’anziana ligure, che oltre alle due guerre mondiali e alla spagnola ora ha sul suo “curriculum” anche il coronavirus. La guarigione è stata possibile a causa delle terapie sperimentali dell’Ospedale, che prevedono l’impiego di un farmaco antivirale, Rerndesivir.

De Palma e il personale sanitario che coordina ora sono più fiduciosi. La guarigione della signora Lina ha dato un momento di sollievo ai medici, impegnati in prima linea contro un nemico parso finora invincibile. È un istante di gioia nella paura della pandemia peggiore da un secolo a questa parte. Lina ha impressionato tutti con la vitalità che non la abbandona mai, ancora appassionata di Formula 1 e dei Queen. La notizia ha fatto tra l’altro il giro del mondo, come una soffiata di speranza: il miglioramento di una donna alla vigilia del suo 103esimo compleanno era inaspettato. «Ha rincuorato tutti noi che stiamo lottando contro il Covid-19, un virus più contagioso che letale», commenta il primario.

Si abbassa l’età media dei contagiati dal coronavirus

«Adesso però – ammette, e fatica a nascondere l’amarezza, il prof di Pratola Serra – iniziamo ad avere anche qualche giovane tra i ricoverati. L’età dei contagiati si è abbassata. Sono una minoranza, certo, ma è pur sempre un segnale inquietante. Gli anziani ricoverati per Covid-19 hanno quasi sempre una storia clinica complicata, e compromessa da patologie pregresse. Siamo in prima linea pure qui a Genova. Ho assistito all’aumento dei contagi, e all’aggravamento dei pazienti. Stiamo facendo l’impossibile per salvarli». Anche i medici e gli scienziati sono stanchi, sotto lo stress della ricerca di una soluzione. Eppure, una simpatica nonnina ha rasserenato, almeno per un po’, gli animi: in tutto il mondo ora si parla di loro e della signora Lina.

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